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Penisola Sorrentina - Turismo, meno italiani e più prenotazioni last minute

L'analisi del presidente di Federalberghi Penisola Sorrentina: «Famiglie con meno risorse. Le guerre portano alle prenotazioni last minute».

tempo di lettura: 2 min
27/08/2025 08:20:57

La Penisola Sorrentina, noto paradiso turistico italiano, ha vissuto quest’estate un andamento a due velocità. Se i primi mesi estivi avevano preso il via con numeri incoraggianti, i mesi di luglio e agosto hanno fatto registrare un leggero calo nelle presenze turistiche, una tendenza che merita un’attenta analisi. A illuminarci su questa situazione è Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Penisola Sorrentina.

Secondo Iaccarino, la diminuzione delle presenze di turisti stranieri nel mese di agosto è un fenomeno fisiologico, ma ciò che desterebbe maggiore preoccupazione è la flessione del turismo interno. "Un tempo ci si concedeva un mese di vacanza, poi due settimane, e infine una sola. Oggi spesso si parla di quattro o cinque giorni al massimo", spiega. Questo cambiamento riflette una realtà economica complessa: le famiglie italiane faticano, con la capacità di spesa in calo, e riducono la durata dei soggiorni.

La situazione del turismo internazionale risulta paralizzata da incertezze globali. "Le prenotazioni sono sempre più last minute", continua Iaccarino. Le guerre, le tensioni e le incertezze del periodo attuale influenzano le scelte dei viaggiatori. "Tutti vogliono avere la certezza, prima di partire, che non ci siano rischi o problemi", aggiunge.

Nonostante queste difficoltà estive, le previsioni per l’autunno si annunciano più rosee. “Settembre e ottobre promettono numeri in crescita”, afferma Iaccarino. "Il turismo non può essere giudicato solo dai mesi centrali, ma deve essere analizzato in una prospettiva più ampia, inclusa la sempre più rilevante coda autunnale."

Ma il presidente di Federalberghi va oltre la mera analisi economica, invitando a considerare il turismo come una leva fondamentale dell’economia nazionale. “Purtroppo si parla di turismo quasi esclusivamente quando ci sono buoni risultati, mentre le conseguenze delle scelte politiche e economiche sulle dinamiche del settore vengono raramente valutate”, sottolinea. “Non bastano slogan o celebrazioni; serve consapevolezza”.

A sostenere la Penisola Sorrentina, è stata la qualità dell’accoglienza, un aspetto che rimane un marchio di fabbrica del territorio. "È grazie al lavoro quotidiano delle persone del settore che riusciamo a restare competitivi", afferma Iaccarino. Un altro fattore che ha avuto impatti positivi è l'introduzione del Codice identificativo nazionale (Cin), uno strumento che migliora la tracciabilità e la sicurezza nel settore turistico.

In un contesto di cambiamenti continui come quello attuale, Iaccarino mette in evidenza l’importanza di rimanere aggiornati e consapevoli. "Dopo cinquant’anni di professione continuo a studiare, perché è l’unico modo per provare a comprendere come evolve questo mondo", conclude, rimarcando che la gestione del turismo richiede attenzione e dedizione quotidiana.

La Penisola Sorrentina, con le sue meraviglie naturali e culturali, è dunque chiamata a affrontare le sfide attuali, puntando sulla qualità e sull'innovazione per guardare con ottimismo al futuro.

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