«I fiumi campani sono collettori di batteri» scrive semplicemente Legambiente, dopo il consueto tour sulle spiagge italiane effettuato da Goletta Verde. Alla Campania tante bandiere nere, addirittura col teschio stile pirati. Le analisi parlano chiaro: nei pressi della foce del Sarno si superano tutti i limiti di concentrazione di coliformi fecali o streptococchi fecali maggiore di 500 ufc per 100 ml o per l’escherichia coli maggiore di 1000 ufc per 100 ml. Senza troppi giri di parole, nei pressi della foce del Sarno esiste semplicemente una fogna a cielo aperto, nulla più. Solo la capacità “autodepurativa” del mar Tirreno ha permesso la balneabilità in gran parte delle spiagge che sono riuscite ad ottenerla quest’anno. La situazione, infatti, in molti casi è peggiorata, anche se l’Arpac continua a reputare le zone da Castellammare di Stabia a Vico Euqense balneabili. La gente, però, non si fida. Si tratta solo di psicosi? Nel dubbio, la maggior parte dei soliti bagnanti estivi, quelli che affollano in particolare le spiagge di Pozzano, ha scelto di restare a casa, anche durante gli ultimi due week-end di luglio. «Il mare è balneabile su tutta la costa di Pozzano» è l’annuncio del Comune di Castellammare. «Il mare che bagna la costa di Vico Equense non è inquinato» gli fa eco il Comune di Vico Equense. Insomma, la gente è chiamata a stare tranquilla. Un po’ di inquinamento, in effetti, le istituzioni ammettono che esiste, ma non è superiore ai livelli dello scorso anno. Quindi, se siete passati indenni alla scorsa estate di bagni, perché dovreste prendere qualche malanno oggi? Il ragionamento non fa una grinza. Sembra quasi che sia più semplice per i bagnanti “mutare” diventando immuni all’inquinamento delle acque della zona, anziché mettere davvero a punto fognature e depuratori realmente funzionanti, oppure scoprire e punire chi inquina chimicamente il mare. E già, non è una novità, ma qualche batterio in mare può esserci. Ciò che non dovrebbero esserci sono gli idrocarburi, le sostanze chimiche, oppure l’amianto. Però, quest’anno i vacanzieri dell’area stabiese e della penisola sorrentina possono stare tranquilli: il mare è pulito come lo scorso anno. Anzi, è sporco come lo scorso anno. Insomma, è uguale all’anno scorso. Non ci sono pericoli per la salute umana, almeno nel breve periodo. Strano che, ad esempio, un giudice di Pace a Sorrento riconosca un risarcimento danni ad un utente che ha presentato ricorso contro chi gestisce le risorse idriche per mancata ottemperanza all’obbligo di depurazione del mare. Poco importa. I tratti di mare compresi tra Cral Militare e Corderia, tra lo stabilimento La Limpida e lo Scoglio, tra quest'ultimo e tutti i lidi di Pozzano e davanti allo Stone e al Famous Beach sono risultati rientranti nei parametri microbiologici imposti dal DPR 470/82 che detta i limiti per la balneabilità. Stessa cosa per Vico Equense, dove il mare è tutto pulito. Lo dice l’Arpac, bisogna crederci.
Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.