Cronaca
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Gragnano - La Parrocchia Santa Maria dell'Orto in Madonna delle Grazie riapre le porte ai fedeli

Il parroco don Vincenzo Rosanova. «Guardate come è bella questa nostra casa». Ad officiare la cerimonia religiosa, che ne ha ufficializzato la riapertura dopo 4 anni, l'Arcivescovo Alfano. Presente anche il Sindaco D'Auria

tempo di lettura: 2 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
09/12/2022 20:25:55

La Parrocchia Santa Maria dell'Orto in Madonna delle Grazie

La Parrocchia Santa Maria dell’Orto in Madonna delle Grazie ha riaperto le proprie porte ai fedeli. Sottoposta a rilevanti lavori di ristrutturazione, la chiesa è tornata ad essere, dopo 4 anni di attesa, palcoscenico di una cerimonia religiosa che ha ufficialmente restituito alla cittadinanza il proprio luogo di preghiera. Ad officiare la santa messa è stato il Monsignor don Francesco Alfano, Arcivescovo dell’Arcidiocesi Sorrento - Castellammare di Stabia, al cui fianco vi era un emozionatissimo don Vincenzo Rosanova. «Finalmente ce l’abbiamo fatta – ha affermato ieri con commozione il parroco della parrocchia locale durante la funzione –, guardate come è bella questa nostra casa». Presente alla cerimonia anche il Sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il vicesindaco Gaudino e una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali, testimonianza dell’importanza del quartiere che, va ricordato, annovera anche l’importante patrimonio archeologico di via Madonna delle Grazie, area un tempo nota come la “Necropoli di Stabiae”. Si tratta di un collegamento fondamentale già in epoca antica, quando tale arteria era compresa nella via Nuceria successivamente denominata via Stabiana, un nodo cruciale per i commerci campani. Situata a pochi chilometri dall’area archeologica di Stabiae, nell’area di Madonna delle Grazie sono stati rinvenuti oltre 1000 reperti archeologici durante gli scavi che hanno interessato le aree dell’Ager Stabianus che comprendevano, oltre all’antica Stabia, anche gli attuali comuni di Gragnano, Casola, Santa Maria la Carità, Lettere e Sant’Antonio Abate. Nei pressi di Villa Carmiano e Villa Petraro sono stati ritrovati strumenti per la viticoltura a testimonianza di come il territorio fosse favorevole alla coltivazione. A testimoniare l’importanza dei reperti dell’antica Necropoli di Stabia è la loro esposizione in numerosi musei americani, tra cui spiccano il Nevada Museum of Art Reno, il National Museum of Natural History, The Smithsonian Institution di Washington e l’Arkansas Arts Center Little Rock. Un passo alla volta, in attesa di ricevere l'attenzione che realmente merita, il quartiere Madonna delle Grazie torna a dare lustro alla propria gente.s

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