Il Viale Europa, la principale arteria di arrivo in citta, continua a essere ostaggio del traffico e dell’inciviltà. Auto in doppia fila, sia di giorno che di sera, trasformano questa strada in un imbuto infernale, causando rallentamenti e disagi per automobilisti e pedoni. Nonostante la presenza quasi costante dei vigili urbani, la piaga della sosta selvaggia sembra inarrestabile.
Il problema non è nuovo, ma ogni giorno si ripropone con la stessa esasperante puntualità. Le auto parcheggiate in modo irregolare riducono drasticamente lo spazio di circolazione, creando ingorghi che si ripercuotono su tutta la viabilità cittadina. Il tratto, cruciale per la mobilità stabiese, collega diversi punti nevralgici, tra cui l’ospedale San Leonardo, che spesso si ritrova isolato dal traffico impazzito.
Le ambulanze dirette all’ospedale sono costrette a fare lo slalom tra veicoli fermi e guidatori indisciplinati, con ritardi potenzialmente pericolosi per i pazienti in emergenza. Una situazione inaccettabile che mette a rischio la salute pubblica e aumenta il livello di frustrazione tra residenti e lavoratori della zona.
Il paradosso è che i controlli ci sono, ma l’efficacia delle sanzioni sembra scarsa. Gli automobilisti, con un misto di arroganza e indifferenza, continuano a ignorare le regole, certi di farla franca. Servirebbe un intervento più incisivo: multe salate, rimozioni forzate e un presidio più rigido da parte delle forze dell’ordine.
L’assenza di rispetto per le norme del codice della strada riflette un problema più ampio: una mentalità radicata nell’incuria e nell’indifferenza verso il bene comune. Eppure, la soluzione esiste. Basterebbe un maggiore senso civico e un’applicazione rigorosa delle regole per restituire dignità a Viale Europa e sicurezza ai suoi cittadini. Ma fino a quando l’indisciplina avrà il sopravvento, Castellammare continuerà a soffocare nel traffico e nel caos.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.