Cronaca
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Castellammare - Viale degli Ippocastani, manca il nulla osta del parco. Intanto si abbattono gli alberi

«Le opere sono state appaltate e vanno avanti in barba a vincoli e prescrizioni. Siamo di fronte ad un vero e proprio 'corto-circuto'» afferma Claudio d’Esposito, presidente del WWF terre del Tirreno.

tempo di lettura: 2 min
08/07/2023 14:23:46

«Gli ippocastani presenti nel viale di accesso alla Reggia devono essere abbattuti altrimenti non si potrà dare corso ai lavori». Solo le parole del presidente del Parco dei Monti Lattari, Tristano dello Jojo riportate circa un mese da Metropolis che spinge affinché si dia il via agli abbattimenti degli alberi da cui prende il nome il viale che è al centro del progetto. Parole che suscitarono la dura reazione di Claudio d’Esposito, presidente del WWF terre del Tirreno. Da circa due settimane sono iniziati i lavori di "Sistemazione del viale degli Ippocastani di accesso alla Reggia Quisisana”, un’opera da 3 milioni di euro finanziata con i fondi Pics. «I lavori in corso hanno comportato il taglio e l’abbattimento di tutti gli esemplari arborei di sambuco e della vegetazione posta ai bordi del viale, in spregio alle norme di tutela del sito e alle stesse prescrizioni contenute nella VIncA allegata al progetto - L’art. 12 della direttiva Habitat e l’art. 5 della Direttiva Uccelli - prosegue il presidente del WWF Terre del Tirreno - prescrivono l’obbligo di adottare misure che vietino di arrecare disturbo alle specie protette, in particolare durante i periodi di riproduzione, di dipendenza, di ibernazione e di migrazione. L’articolo 7 della direttiva Uccelli vieta espressamente ogni forma di disturbo durante il periodo di nidificazione, riproduzione e dipendenza e ritorno al luogo di nidificazione per le specie migratrici. Il non rispetto delle direttive comunitarie appare una grave violazione dei principi di tutela ambientale, ovvero della tutela costituzionale dei beni comuni. Inoltre il taglio a raso della vegetazione, che insiste su di una scarpata già interessata da pericolose frane, rischia di aumentare il grave dissesto idrogeologico del sito creando i presupposti di un ulteriore pericolo. Per tali motivi il WWF Terre del Tirreno, con una nota inviata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha chiesto di sottoporre a sequestro l’area per evitare che eventuali reati ai danni dell’ambiente vengano portati ad estreme conseguenze».

«Ma c'è dell'altro che ha dell'incredibile - sottolinea d'Esposito - Abbiamo accertato in questi giorni, dopo l'ennesimo pellegrinaggio per ricevere gli atti, che il parco regionale, ad oggi, non ha ancora rilasciato il suo eventuale nulla osta alle opere in progetto!!! Eppure le opere sono state appaltate e vanno avanti in barba a vincoli e prescrizioni? Come è possibile? 

«Siamo di fronte ad un vero e proprio "corto-circuto" - conclude d'Esposito - provocato maldestramente dalla necessità di non dover lasciare sfuggire finanziamenti promessi. Fa niente se tutto ciò comporta il non rispetto delle regole e il sacrificio di alberi secolari giudicati, ancora una volta, semplicemente e frettolosamente brutti vecchi e decrepiti! Non resta che sperare nell'operato della Magistratura.»

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