Cronaca
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Castellammare - Una cartolina ingiallita dal ... Sarno

Fa impressione osservare questa immagine. Il solo pensiero di ciò che possano contenere quelle acque, il loro carico inquinante, fa rabbrividire.

tempo di lettura: 2 min
di Simone Rocco
22/08/2017 10:36:30

Una enorme macchia marrone, ben visibile dall’alto, in netto contrasto con il blu del golfo di Castellammare di Stabia. Sono le acque inquinanti del fiume Sarno che si riversano in mare. Le correnti, poi, in questo caso, le trasportano verso sud.

Fa impressione osservare questa immagine. Il solo pensiero di ciò che possano contenere quelle acque, il loro carico inquinante, fa rabbrividire. Non a caso stiamo parlando del fiume definito come il più inquinato d’Europa.

Non è certo una novità questa, lo sappiamo bene. Ma vedere con i propri occhi questo scempio lascia basiti. Ed il pensiero va ancora a chi decide di immergersi e fare il bagno lì, a pochi metri da questa catastrofe.

Certamente non è solo questo tratto di mare ad essere contaminato dal Sarno. Le correnti, come detto, disperdono per chilometri, tanto a sud quanto a nord (a seconda delle correnti), le acque del fiume. Ovvio che, alla foce – e nelle sue vicinanze – la contaminazione sia maggiore, ma da Torre Annunziata a Vico Equense certamente si avranno delle ripercussioni.

L’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania), ogni anno, effettua il controllo della qualità delle acque destinate alla balneazione, all’esito del quale esprime un giudizio di idoneità che tiene conto dell'analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio. I parametri batteriologici rilevati da dette analisi sono Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, così  come stabilito dal decreto ministeriale 30 marzo 2010. Quest’anno, come si evince dalla mappa presente sul sito dell’agenzia, l’intera cosa che va da Pozzano alla Penisola Sorrentina è risultata balneabile. Tutto il tratto di costa dalla foce del Sarno sino a tutto l’arenile di Castellammare di Stabia ha avuto una classificazione delle acque come “scarsa”, tra un piccolo lembo di spiaggia a ridosso del porto turistico di Marina di Stabia che è stato definito “eccellente”.

Analisi delle acque del Sarno, relativamente ad inquinanti di tipo chimico-fisico, vengono effettuate ogni anno – da 3 anni a questa parte – dalla Goletta del Sarno di Legambiente. Dal dossier del 2016 è emerso che “il fiume Sarno continua a versare in uno stato di forte sofferenza causato da scarichi di reflui urbani e industriali non depurati, inquinamento da fertilizzanti e pesticidi dell’agricoltura e difese naturali ridotte ai minimi termini …. A conferma delle criticità ancora presenti i dati dei monitoraggi effettuati dai volontari di Legambiente: la metà dei punti campionati lungo l’asta principale del Sarno presentano criticità e l’80 per cento dei campionamenti lungo canali e corsi secondari presenta livelli di inquinanti considerevoli”.

Insomma, sono dati che devono far riflettere, cittadini ed istituzioni.

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