Al centro dell'inchiesta l'azienda Fire Cars, cui sono collegate diverse concessionarie Fiat sul territorio stabiese ed in penisola sorrentina. Gli indebiti incentivi ottenuti dai concessionari sono risultati pari a circa 170.000 euro.
tempo di lettura: 2 minI carabinieri della compagnia di Sorrento, su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno stamane notificato 47 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti indagati per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché falsità ideologica commessa dal privato o dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Per le medesime ragioni è stato sottoposto al provvedimento di sequestro preventivo un appartamento sito in Sorrento di proprietà dell'amministratore unico della concessionaria Fiat Fire Cars di Castellammare di Stabia. Sono nello specifico emerse le condotte illecite dei titolari di diverse concessionarie di vendita auto Fiat della penisola sorrentina e dell'area vesuviana, tutte appartenenti allo stesso gruppo stabiese che, fraudolentemente, erano riuscite a percepire gli incentivi statali per la rottamazione e contestuale acquisto di auto nuova previsti dal D.L. 05/2009 validi per tutto il 2009. Sono state 235 le pratiche di rottamazione/acquisto di autovetture analizzate dai carabinieri, 68 i casi di illeciti emersi. In particolare il concessionario vendeva un'auto nuova ad un ignaro cliente come primo step dell'operazione. Poi, disponendo di un'altra vettura da rottamare senza alcun valore di mercato, intestava fittiziamente e per pochi giorni il veicolo al cliente inconsapevole facendolo risultare come ceduto dallo stesso ai fini di rottamazione per l'acquisto del nuovo mezzo con tanto di conseguimento di incentivi statali. Questi, dai 1.500 ai 2.500 euro a seconda della tipologia dell'auto, venivano percepiti dalla concessionaria che, formalmente, li registrava come diminuzione del prezzo di vendita al cliente. Successivamente tal cifra veniva rimborsata al venditore dalla Fiat che, a sua volta, li detraeva dalle tasse statali. Talvolta è stata riscontrata la falsità della firma apposta dal venditore dell'auto da rottamare negli atti relativi al passaggio di proprietà dei veicoli presso il PRA, il pubblico registro automobilistico, all'atto di autenticazione della stessa. In altri casi la firma era autentica perché fatta apporre dal concessionario, con l'inganno, su documenti in bianco, in altri ancora il venditore era compiacente. La documentazione relativa alla rottamazione/acquisto di auto veniva inviata esclusivamente dalla Fire Cars di Castellammare di Stabia, l'unica nella penisola sorrentina direttamente autorizzata dalla Fiat alla vendita di proprie autovetture presso la sede centrale della Fiat di Torino. Dall'esame degli elaborati prodotti risultava che questi erano formalmente corretti in quanto le firme degli ignari acquirenti delle auto nuove sulle fatture finali erano apocrife. Gli indebiti incentivi ottenuti dai concessionari sono risultati pari a circa 170.000 euro, una truffa da capogiro.
L'azienda, nel frattempo, si è dichiarata estranea alle accuse.
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