Un imponente quantitativo di tonno del tipo “tonnetto” ed “alletterato” è stato sequestrato, la scorsa notte, dal personale militare della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, nel corso di un'ispezione ad un peschereccio della marineria locale, attraccato nel sorgitore stabiese per le operazioni di sbarco e successivo trasporto su gomma. Durante le attività di controllo è stata contestata la detenzione a bordo di esemplari di tonno della specie “tonnetto” ed “alletterato”, senza che il comandante dell’unità avesse ottemperato alla compilazione del previsto logbook (registro di bordo) cartaceo ed elettronico, necessario per la tracciabilità del quantitativo catturato nel corso della campagna di pesca. Il suddetto vincolo risulta obbligatorio in quanto la specie ittica è soggetta alla disciplina di regolamenti nazionali e comunitari, a garanzia della corretta e completa tracciabilità e rintracciabilità.
Il pescato, per un quantitativo complessivo di circa 7 tonnellate, è stato sequestrato dal personale militare della Guardia Costiera stabiese che ha impegnato dieci militari per vigilare durante le operazioni di sbarco del pescato sequestrato. A carico del Comandante dell'Unità è stato elevata una sanzione amministrativa di € 2.000,00 per la mancata compilazione del giornale di bordo, oltre alla pena accessoria dell'assegnazione, per infrazioni gravi, di n. 3 punti sulla licenza di pesca e 3 punti sulla matricola del Comandante del peschereccio. Acquisito il nulla osta sanitario, concesso dagli organi sanitari preposti che ne hanno verificato l’idoneità al consumo umano, il prodotto sequestrato è stato devoluto ad alcuni Enti benefici presenti sul territorio regionale, come la Caritas e l’Istituto Bartolo Longo del Santuario di Pompei.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.