I ragazzacci di Stabia 2020 sono tornati con un nuovo gioco, creato con le più moderne tecniche di castelluonicità artificiale.
Dopo aver diffuso nelle case degli stabiesi le parodie di un calendario di Frate Indovino, del Monopoly e della tombola, quest'anno è la volta della loro versione del quiz televisivo più in voga del momento: La Ruota di Stabia.
"Abbiamo cercato di ricreare lo spirito del gioco condotto da Gerry Scotti, però condendolo con tanto malcostume stabiese originale" hanno dichiarato gli autori in conferenza stampa, "anche se manca Samira".
Ma com'è fatto il gioco?
"Siamo molto soddisfatti soprattutto di come gira la Ruota, grazie a delle freccette rotanti ordinate su Temu. Per il resto ci sono delle carte con le frasi da indovinare e un tabellone plastificato su cui scrivere con un pennarello".
A chi andranno i proventi?
“Il nostro modello di business non prevede utili. Tutto in perdita. Nemmeno a dire che li devolviamo in beneficenza. Al massimo contribuiremo alle spese legali se Gerry Scotti ci fa causa.”
Come mai la scelta di produrre meno meme?
"Non abbiamo mai avuto voglia di convertirci a TikTok, preferiamo un ritorno alla materialità degli oggetti fisici, alla puzza di unto di frittura, che sono cose più piacevoli e durevoli nel tempo. Oggi siamo tutti famosi per 15 persone e a quei 15 castelloni che ci seguono vogliamo dedicare il nostro impegno produttivo."
La Ruota di Stabia si può avere contattando con un messaggio la pagina Stabia 2020.
L'amarezza del mister: «Per salvarci occorre altro in termini di energia e tensione, dopo il 2-0 ci siamo sciolti. Dovrò intervenire, la squadra deve capire che il noi viene prima dell'io»