La Funivia del Faito non è per tutti. L'adeguamento strutturale che ogni 60 anni deve essere effettuato sull'impianto della panarella non ha ancora previsto l'eliminazione delle fastidiose restrizioni relative ai disabili, per i quali non è stato messo in pratica alcun espediente per garantirne l'ascesa sul Faito nei 7 minuti del percorso che dalla stazione di Castellammare di Stabia giunge oltre quota 1000 metri. «Per viaggiatori diversamente abili con difficoltà motorie - si legge a margine del tariffario della Funivia - è possibile raggiungere il Monte Faito a mezzo autobus dal piazzale della stazione». E la presenza degli scalini in prossimità del varco d'accesso alla Funivia, d'altra parte, impedisce ai disabili di avere accesso agevolmente alla panarella, ma i lavori di adeguamento strutturale non hanno previsto alcun rimedio per l'estate, magari attraverso un percorso privilegiato che possa favorire il trasferimento verso l'uscita della stazione. E così, mentre sulla Funivia possono avere accesso persino le biciclette alla cifra di 1 euro e in attesa che in inverno si provveda a creare un percorso con l'eliminazione delle barriere architettoniche, i disabili sono costretti a far ricorso ad un lungo viaggio in pullman lungo le curve della strada che da Vico Equense conduce sul Faito, un disagio che scoraggia le persone con difficoltà motorie, poco predisposti a sobbarcarsi il viaggio e costretti a guardare dal basso la panarella che solca i cieli stabiesi.
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.