Finalmente è di nuovo attiva. La Funivia per il monte Faito ha effettuato la sua prima corsa questa mattina alle 8:25 nel silenzio totale. Nessun politico, nessun dirigente dell'Eav e pochi cittadini hanno utilizzato il mezzo per raggiungere la vetta del Faito. Complice anche l'orario e, allo stesso tempo la poca pubblicità a riguardo, la prima corsa non è stata affollata ma già nelle prossime ore potrebbero esserci dei miglioramenti. Il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il presidente Eav, Umberto De Gregorio, hanno preferito non essere presenti alla cerimonia, in toni minori, d'inaugurazione della famosa Funivia restituita alla città dopo mesi e mesi di ritardo. Felici, ma allo stesso tempo anche dubbiosi, gli imprenditori del Faito che hanno così commentato la riattivazione del servizio: «Ci hanno detto che i lavori dovranno continuare in inverno ma che sicuramente la Funivia sarà riaperta a marzo. Sono le stesse cose che dissero l'anno scorso. Visto che ormai l'estate sta quasi per terminare, sarebbe stato meglio riaprire direttamente in primavera ma con la certezza della fine dei lavori. Ormai per noi l'estate è finita. È un danno economico senza precedenti ma noi tentiamo di andare avanti. Ma adesso cosa succederà in inverno? Come faranno a lavorare con il ghiaccio, la neve o con il freddo? Speriamo che tutto vada per il meglio ma abbiamo i nostri dubbi». Infatti, dopo il 5 novembre, giorno di chiusura, l'Eav dovrà provvedere all'eliminazione di tutte le barriere architettoniche all'interno delle due stazioni e, soprattutto, dovrà portare avanti alcuni lavori importanti al piazzale della Funivia in cima, che merita una riqualificazione da diversi anni. L'Eav, comunque, non ha dubbi: per la prossima primavera la Funivia sarà di nuovo in servizio. Sono state già sostituite, invece, le funi lunghe quasi 20 km. A ridosso di Ferragosto, poco prima della riapertura, la panarella non ha superato le prove tecniche proprio per via di quest'ultime che sono state prontamente sostituite. I lavori invernali, quindi, saranno ridotti. Ora non resta che sperare e affidarsi, ancora una volta, alle parole dei dirigenti e godersi, fin quando sarà possibile, la storica «panarella» tanto amata dagli stabiesi.
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.