Castellammare di Stabia si riscopre città in perdita di vitalità demografica. L’analisi dei numeri dell’ultimo anno racconta una storia chiara: la popolazione residente scende sotto quota 63mila e in un solo anno la città perde oltre 600 abitanti, tra saldo naturale negativo e fughe altrove.
Al 1° gennaio 2023 i residenti erano 62.917. Dodici mesi dopo sono diventati 62.295: 622 stabiesi in meno. A pesare di più è il doppio segno meno: quello del saldo naturale e quello del saldo migratorio.
Nel 2023 sono stati registrati 493 nati a fronte di 745 deceduti. Il saldo naturale, quindi, segna un -252: significa che a Castellammare ogni mille abitanti nascono 7,87 bambini, mentre ne muoiono quasi 12 (11,90 per mille). Numeri che confermano un trend nazionale ormai consolidato, ma che qui assume tinte più marcate: pochi figli, popolazione sempre più anziana e il rischio di un lento spopolamento strutturale.
Poi c’è il dato che fotografa un altro pezzo di realtà: la mobilità. Nel 2023 in città sono arrivati 938 nuovi residenti, ma ne sono partiti 1.308: un saldo migratorio negativo di -370. Quindi Castellammare non solo fatica a trattenere i giovani, ma non riesce neanche ad attrarre nuovi cittadini in misura sufficiente a compensare chi se ne va.
Il tasso di natalità è crollato sotto la soglia di 8 nati per mille abitanti, ben lontano dai numeri di una volta. E se la natalità non riparte, a preoccupare è anche l’emigrazione: un trend che spesso parla di giovani e famiglie che cercano altrove occasioni di lavoro, di studio, di qualità della vita migliori.
Il dato complessivo chiude con una fotografia impietosa: Castellammare di Stabia, che al censimento contava 62.917 residenti, oggi si ritrova con 622 abitanti in meno in un solo anno. Pochi figli, tanti anziani, più partenze che arrivi: una città che invecchia e si svuota.
Per il territorio è un segnale d’allarme. E c’è soprattutto la questione di come restituire a Castellammare non solo un saldo demografico positivo, ma una prospettiva di futuro.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.