Dopo lo "sfratto", la Città Metropolitana di Napoli corre ai ripari e cerca un immobile da acquistare nel Comune di Castellammare di Stabia destinato a ospitare la sede centrale dell'IPSSEOA Viviani. Una ricerca non facile, visto che le caratteristiche dell'immobile richiesto sono diverse e particolari. Nel dettaglio, l'immobile dovrà innanzitutto essere ubicato nel comune stabiese. Poi dovrà avere:
- Almeno 25 aule di 35-40 mq ciascuna.
- Aule speciali per cucine, laboratori di sala e bar, accoglienza turistica, informatica.
- Servizi igienici adeguati, inclusi bagni per disabili.
- Locali per uffici e servizi per il personale.
- Area parcheggio proporzionata al volume dell'edificio.
- Palestra coperta o spazio esterno per attività ginniche.
- Ascensore per superamento barriere architettoniche.
L'immobile deve essere corredato da tutte le certificazioni di legge necessarie, tra cui titoli di proprietà, certificati di agibilità, conformità degli impianti, certificazioni energetiche e di sicurezza, e documentazione relativa alla vulnerabilità sismica.
Le offerte, accompagnate da una proposta economica basata sui valori OMI della zona, devono essere inviate entro il 31 ottobre 2025 tramite raccomandata o PEC all'indirizzo cittametropolitana.na@pec.it. La presentazione delle offerte non comporta vincoli contrattuali o risarcitori. In caso di mancanza di proposte conformi, saranno valutate soluzioni alternative.
Intanto, la scuola si dovrà trasferire nei locali di via Savorito, anche se ritenuti non adeguati dalla dirigente scolastica Fabiola Toricco. Dopo pressioni e proteste, il trasloco è slittato al 15 novembre mentre la fornitura di gas è stata già sospesa nell'attuale sede. Il percorso sembra ormai tracciato, con studenti e docenti che dovranno ttrasferirsi presso la nuova sede in attesa che la Città Metropolitana metta loro a disposizione una nuova struttura.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match con i lombardi: «Affrontiamo una squadra ferita ma motivata. Servirà ferocia, carattere e il sostegno del nostro pubblico.»