La città ostaggio degli abusivi. Non basta la riapertura del parcheggio delle Antiche Terme per porre un freno alla piaga del pizzo per la sosta nei pressi dei lidi di Pozzano. I parcheggiatori abusivi continuano ad imperversare sin dalle prime ore dell’alba, approfittando del caldo asfissiante e della voglia di mare che coinvolge le migliaia di bagnanti che affollano da tempo le spiagge stabiesi. La riattivazione dell’area di sosta di via Acton ha parzialmente decongestionato il traffico verso i lidi, agevolando la ricerca di un posto auto, utile soprattutto per accedere alle spiagge nella prima porzione di via Panoramica. Ma non ha risolto l’annosa questione dei parcheggiatori, rimasta irrisolta persino con l’istituzione delle strisce blu a Pozzano. La carenza di controlli, in realtà, fa in modo che gli abusivi si ritrovino ad estorcere denaro persino a chi parcheggia regolarmente sulle strisce blu, munito di apposito ticket di sosta. Un’ampia fetta di bagnanti, dunque, si ritrova a pagare due volte per il parcheggio nei pressi dei lidi. Un controsenso dettato soprattutto dalla difficoltà nel gestire la sorveglianza e il controllo del territorio su via Panoramica. Una situazione simile si registra anche nelle ore notturne in pieno centro, dove le auto prediligono i “parcheggi” in divieto di sosta (in primis davanti a Palazzo Farnese), monitorati dagli abusivi in cambio del solito pizzo, approfittando della probabilità ridottissima di ricevere multe e sanzioni, dal momento che non è ancora scattata l’estensione estiva degli orari di servizio della polizia municipale fino a tarda notte. Affari d’oro, dunque, per gli abusivi, i cui introiti alimentano le casse della criminalità organizzata in un territorio che continua ad essere privo di regole.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»