Bimbo muore durante il parto, al San Leonardo scoppia un altro caso. E’ successo ieri al nosocomio stabiese dove una giovane donna era ricoverata da alcuni giorni in attesa del parto. In grembo portava un bimbo di circa 4 kg che faceva fatica a venire al mondo. Così i medici ne avevano deciso il ricovero per tenere la mamma ed il piccolo sotto osservazione. Nel corso delle ore i dolori per la donna aumentavano ma senza che ci fossero le condizioni per il parto. Ieri, dopo un lungo travaglio, il bimbo è nato ma, purtroppo, quando era già morto. Secondo le prime informazioni trapelate sarebbe rimasto soffocato dal cordone ombelicale.
Appresa la notizia, i familiari hanno inveito contro i medici che, a loro parere, avrebbero dovuto praticare alla donna il cesareo, senza attendere ed insistere affinchè il bambino nascesse con un parto naturale. Per i familiari non c’erano le condizioni per una nascita naturale del piccolo, visto il lungo travaglio ed il peso raggiunto dal bambino. Le accuse nei confronti dei camici bianchi sono state pesanti, seguite poi da una denuncia formale.
Spetterà ora alle forze dell’ordine e alla magistratura fare chiarezza sulla morte del piccolo. La Procura di Torre Annunziata, infatti, ha aperto un’inchiesta sul caso affidando le indagini ai carabinieri della stazione di Castellammare. Ed intanto sui social la gente si scatena con commenti di accuse verso i medici.
«E stasera quando rientra a casa, come farà a poggiare la testa sul cuscino, sapendo di non aver permesso ad un bimbo di conoscere la sua mamma e di non aver permesso alla stessa di stringerlo al petto, al suo posto nasconderei la testa sotto terra, ma lei domani come nulla mai fosse successo entrerà in quel reparto con quell'aria altezzosa come se fosse Dio disceso in terra e inizierà un nuovo giorno sperando di arrivare a 1000 parti naturali entro fine anno. Da donna e mamma mi viene da dirle metta giù il taccuino dove annota i suoi maledetti numeri si passi una mano sulla coscienza e si assuma le sue colpe, troppe volte il prezzo più alto da pagare tocca a noi comuni mortali...rip piccolo angelo che il Signore ti accolga fra le sue braccia». Questo il post di una donna a cui sono seguiti centinaia di commenti.
«Ha fatto due giorni di travaglio questa poverina, non due ore....cosa si deve monitorare in 48 ore di travaglio? L'ha fatta partorire naturalmente e il bambino è soffocato mentre stava uscendo.....dopo 24 ore di travaglio e l'utero non si apre, fallo questo cesareo xxxx ,non fosse altro per non far soffrire più la madre per i dolori» commenta un’altra donna.
Era appena il 5 luglio scorso quando il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, inaugurava proprio il nuovo reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Castellammare di Stabia. «Il San Leonardo è un polo di eccellenza per la Sanità in Campania» aveva detto De Luca durante la visita ai reparti dell’ospedale. «Questo ospedale rappresenta un punto di riferimento imprescindibile della Sanità sul territorio – aveva proseguito De Luca - e un passo per volta procediamo ad ampliare la gamma di servizi da offrire ai pazienti per garantire cure di primo livello in un contesto adeguato». Un’immagine – quella disegnata da De Luca - che oggi viene offuscata da questo episodio. Saranno ora le indagini a dire se i medici hanno responsabilità sull’accaduto oppure a disciogliere questa macchia dai camici bianchi dei medici del San Leonardo.
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