Arresti domiciliari ed obbligo di firma per Mario ed Antonio Vuolo, "amministratori di fatto" della Carpenfer S.r.l..
tempo di lettura: 2 minAvrebbero tenuto le scritture contabili della loro società, la Carpenfer S.r.l., dichiarata fallita nel gennaio 2013 dal Tribunale di Torre Annunziata, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento reale degli affari, nonché avrebbero distratto, occultato e dissipato i beni aziendali, in particolare numerosi automezzi. Con queste accuse , questa mattina, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, coordinati e diretti dalla Procura oplontina, hanno eseguito due misure cautelari personali, una degli arresti domiciliari e una dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emesse dall'ufficio G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, nei confronti rispettivamente di Vuolo Mario, di 62 anni, e del figlio ventisettenne Vuolo Antonio, entrambi residenti in Castellammare di Stabia e "amministratori di fatto" della predetta società. L'accusa, quindi, è quella di "bancarotta fraudolenta in concorso".
La frode sarebbe avvenuta alterando costantemente le scritture contabili della società in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del volume d'affari, omettendo di riportare i reali cespiti patrimoniali posseduti ed effettuando anche fittizie cessioni a società risultate, poi, comunque riconducibili ai responsabili della bancarotta.
Dagli accertamenti sarebbe emerso il ruolo centrale di Vuolo Mario, autore e regista delle operazioni di bancarotta, che, servendosi della complicità del figlio Antonio, avrebbe costituito varie società, tutte operanti nel medesimo settore della carpenteria metallica stabiese, tra cui quella utilizzata al posto della fallita Carpenfer S.r.l.. In questa serie di operazioni, Vuolo Mario emergerebbe quale trait d'union occulto tra le varie aziende.
In tale contesto le indagini svolte dalla Procura di Torre Annunziata, con la collaborazione della Guardia di Finanza, hanno permesso di interrompere quello che oramai sarebbe diventato un modus operandi costante da parte dei soggetti raggiunti dalle misure cautelari.
A conclusione delle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata ha emesso nei confronti di Vuolo Mario e Vuolo Antonio l'ordinanza applicativa di misure cautelari personali consistenti, rispettivamente, negli arresti domiciliari e nell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e una misura cautelare reale di sequestro preventivo di un autocarro, intestato alla società fallita.
Concerto in Cattedrale per i giovani musicisti stabiesi.