Giace da oltre un mese nei pressi di un muretto in Piazza Fontana Grande e nessuno ha ancora provveduto a rimuoverlo. Un tubo di amianto rinvenuto diverse settimane fa nel cuore del centro antico, in uno dei punti più frequentati della movida stabiese, campeggia a due passi dalla carreggiata nell'indifferenza generale e il parroco della Chiesa dello Spirito Santo, stanco per il prolungato disinteresse nei confronti della vicenda, ha deciso di rivolgersi alla polizia municipale. La piazza costituisce uno dei luoghi più frequentati da giovani e adulti e rappresenta un punto di riferimento della movida notturna, trovandosi a due passi sia dal porto sia dal rione Acqua della Madonna. Tanti ragazzi scelgono di trascorrere interi pomeriggi in quel contesto sfruttando gli ampi spazi per tirare qualche calcio al pallone e la presenza di sostanze pericolose per la salute pubblica, le cui dannose conseguenze possono manifestarsi semplicemente anche con la semplice inalazione delle polveri che il materiale rilascia nell'aria, non si limita soltanto al centro antico. Anche in via Schito due sacchi verdi contenenti amianto sono rimasti sulla strada per cinque mesi prima di essere rimossi una settimana fa, mentre a Moscarella le sostanze tossiche sono mescolate tra i rifiuti di una maxi-discarica, un disagio che sembra ormai una costante nei quartieri periferici della città.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.