Botti e feriti, la notte di Capodanno si conferma drammatica per Napoli e provincia. Il bilancio di stanotte conta 65 feriti, confermando ancora una volta i rischi legati ai festeggiamenti senza controllo. Di questi, 36 casi sono stati accertati dalla polizia nei vari ospedali del territorio, mentre altri 29 sono stati rilevati dai carabinieri. Tra i feriti c’è anche un bambino di due anni, ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli: le sue condizioni non destano preoccupazione e la prognosi è di 14 giorni.
Due persone sono state colpite di striscio da proiettili vaganti. A Giugliano, un proiettile esploso dall’esterno ha danneggiato le serrande e le finestre di un’abitazione, senza ferire nessuno degli occupanti. Oltre ai botti, la notte, contraddistinta da una nebbia fitta, è stata segnata anche da tragici incidenti stradali. Una 32enne è morta in un incidente sulla A16 all'altezza di Marigliano e un uomo di 67 anni ha perso la vita sulla A30, all'altezza di Nola.
Nonostante gli appelli alla sicurezza e le operazioni di controllo delle forze dell’ordine, la notte ha visto esplosioni di botti in gran parte della provincia. A Castellammare di Stabia, il cielo si è illuminato di luci e scoppi incessanti per ore. Una tradizione che, però, assume sempre più le sembianze di un pericoloso rituale. Tra gli episodi registrati, l'esplosione di alcuni petardi ad opera di 4 giovani con danni ad una finestra, ad un cancello condominiale e ad un veicolo nel rione Petraro. Per tre di loro, si registrano ustioni sul corpo. Sono stati portati al pronto soccorso dell'ospedale di Castellammare di Stabia e non risultano in pericolo di vita. Sono intervenuti i carabinieri di Castellammare: per i 4 è scattata la denuncia con l'accusa di accensioni pericolose. A Torre Annunziata, invece, un’auto è stata completamente distrutta dalle fiamme, probabilmente causate dai botti.
L’inizio del 2025 riaccende così il dibattito sulla sicurezza durante le festività e sull’uso indiscriminato di fuochi d’artificio. Mentre si tirano le somme di una notte movimentata, resta il monito per il futuro: prevenzione, educazione e rispetto delle regole devono essere al centro per evitare ulteriori tragedie.
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