Nell’ambito delle attività promosse e coordinate a livello distrettuale dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli — con il coinvolgimento delle Procure della Repubblica competenti sul litorale marino — la Procura della Repubblica ha avviato una serie di indagini finalizzate alla tutela del demanio marittimo e della qualità delle acque marine. Tali attività mirano in particolare alla verifica di occupazioni abusive del demanio marittimo e degli scarichi illeciti nelle acque protette.
Le operazioni di controllo sono state condotte congiuntamente dalle Capitanerie di Porto di Castellammare di Stabia e di Torre del Greco, dai Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata e del Comando Tutela Ambientale – Gruppo di Napoli, dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Torre Annunziata, dalla Polizia della Città Metropolitana di Napoli e dai Commissariati di Pubblica Sicurezza di Castellammare di Stabia e di Sorrento, con il supporto tecnico del personale dell’ARPAC.
Le verifiche hanno interessato diverse strutture balneari situate nei Comuni di Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Sorrento e Massa Lubrense.
A conclusione dei controlli, sono stati liberati complessivamente:
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.