Installate due postazioni fisse sia in direzione nord che sud, ma il limite rimane di 60 km\h.
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Sembra che stia per arrivare un'ulteriore batosta per i pendolari dell'autostrada A3 Napoli-Salerno. Come se non bastasse il balzello dei due euro di pedaggio a prescindere dalla tratta (a meno di non utilizzare il Telepass, che così facendo diventa quasi una costrizione con tutti i costi supplementari annessi), nei giorni scorsi, in corrispondenza del periodo subito precedente le ferie pasquali, tra gli eterni lavori di ammodernamento sono spuntate due nuove postazioni autovelox nel tratto tra Pompei e Napoli, queste si costruite a tempo di record.
La prima "casamatta" era stata installata in un primo momento tra gli svincoli di Torre del Greco ed Ercolano e monitorava un tratto di strada a 3 corsie in direzione nord, successivamente è stata spostata, data la poca visibilità (quindi contravvenendo alle disposizioni di legge in materia) un pò più avanti, all'inizio di un tratto a due corsie delimitato ai lati da muretti di cemento armato. Pochi giorni fa, inoltre, è stata installata una seconda postazione in direzione sud poco prima dell'uscita di Torre del Greco.
Come prevedibile, l'avvistamento delle macchinette e la diffusione della notizia ha gettato nel panico le migliaia di pendolari che quotidianamente utilizzano l'autostrada per recarsi al lavoro o all'università, in quanto, ricordiamo, su tutto il tratto autostradale il limite è fissato a soli 60 km\h. Un limite decisamente basso, che non prevede variazioni tra tratti con 3 corsie più quella di emergenza e i tratti a due o una sola corsia. E, detta francamente, è anche decisamente difficile da rispettare, visto che si è stato messo un limite da centro urbano su una strada che dovrebbe essere a scorrimento ultra veloce, e per giunta cara.
Fino ad ora, però, vi era stato un tacito assenso al "non controllo" da parte delle forze dell'ordine, almeno per quanto riguarda il rispetto dei limiti di velocità, tant'è che, anche quando una pattuglia era presente con postazione mobile, il laser era comunque tarato su una più umana, ma ancora notevolmente bassa, velocità di 80 km\h. Stesso discorso per i tutor installati in direzione sud, mai andati pienamente in funzione e utilizzati solo per il controllo del traffico.
Ora l'installazione dei nuovi autovelox mescola di nuovo le carte e manda nel panico le migliaia di automobilisti che quotidianamente sono passati davanti alla fotocellula inconsapevoli della novità. Il rischio è quello di vedersi arrivare a casa numerose multe, che in tempi di crisi per molti potrebbero essere la mazzata finale, con il risultato ulteriore di trovarsi senza punti sulla patente in brevissimo tempo.
Vedremo come si evolverà la vicenda, se le postazioni installate verranno effettivamente messe in funzione o serviranno solo da spauracchio e se, sopratutto, i limiti verranno modificati o meno. Perchè se le cose dovessero rimanere così, con tratti di strada a tre corsie e limite di 60 km\h, la sensazione che si tratti più di volontà di far cassa che di prevenzione è forte.
Noi non smetteremo mai di ripeterlo, ben vengano nuovi dispositivi per il controllo del traffico, ma che siano votati alla sicurezza stradale, degli autovelox posizionati in questo modo, sopratutto quello posto all'inizio del tratto a due corsie costeggiato da muretti di cemento armato, e con questi limiti, rischiano di creare forti rischi e grossi incidenti: pensiamo a cosa succederebbe se qualcuno, vedendo la postazione e il limite di 60 km\h, inchiodasse di colpo.
Probabilmente qualche pattuglia in più e qualche autovelox in meno, porterebbe meno soldi in cassa ma di sicuro avrebbe un impatto decisamente migliore sulla sicurezza e sulla viabilità.
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»
