La Juve Stabia si prepara ad affrontare la stagione 2025/2026 con l’entusiasmo e la consapevolezza di chi ha saputo sorprendere, centrare i playoff e valorizzare una rosa da outsider. Tuttavia, le vittorie sul campo portano inevitabilmente a cambiamenti importanti: con la promozione e l’attenzione crescente sul club negli ultimi anni, molti protagonisti della cavalcata precedente sono stati ceduti e la proprietà americana con Brera Holdings ha ridefinito il progetto tecnico. L’orizzonte è quello della salvezza con ambizione, in un campionato cadetto sempre più competitivo.
La guida tecnica della squadra è ora affidata a Ignazio Abate, subentrato a Guido Pagliuca dopo la risoluzione consensuale del suo contratto lo scorso giugno. Abate vuole imprimere un’identità chiara, fatta di grinta, ordine tattico e approccio propositivo, proseguendo il lavoro iniziato dalla proprietà nel consolidare un impianto societario – amministrativo e tecnico – robusto e ambizioso.
Il direttore sportivo Matteo Lovisa ha rinnovato il proprio impegno per due anni, dando continuità alla strategia di mercato che lo aveva premiato nella stagione precedente. Con lui, il club ha lavorato su una rosa nuova: molti calciatori di rilievo come Adorante, Dubickas, Sgarbi e gli altri protagonisti in prestito sono tornati alle rispettive squadre o sono stati ceduti definitivamente.
Il mercato estivo ha visto l’arrivo di profili mirati: il portiere Confente, il difensore Carissoni o Spaltro, centrocampisti come Ceccarini, Faccetti, D’Amore e attaccanti destinati anche a ruoli di complementarietà. Alcune trattative restano in divenire, con la Juve Stabia in osservazione su giovani della Roma come Mannini e Reale.
Il primo scorcio di stagione promette battaglia fin da subito: la Juve Stabia comincerà il torneo in trasferta contro la Virtus Entella il 23 agosto, seguita dal debutto interno contro il Venezia, formazione che ha già acquisito Andrea Adorante, un ex gioiello delle Vespe. Il calendario propone poi un derby già nella ottava giornata contro l’Avellino, avversario regionale sempre sentito.
La nuova proprietà ha dato stabilità: il “closing” del 23 giugno 2025 ha ufficializzato la quota di maggioranza acquisita da Brera Holdings (52 %), segnando l’inizio di una nuova fase societaria orientata allo sviluppo sostenibile e all’internazionalizzazione del brand. Il club ha investito in figure chiave come il nuovo operation manager Bartolo Aprea e ha rafforzato lo scouting affidandolo al responsabile Francesco Zanardini.
Sul piano sportivo, obiettivi realistici orientati alla salvezza senza drammi: le Vespe devono confermarsi come squadra solida, capace di reggere il ritmo della Serie B sfruttando la compattezza del gruppo, alcune individualità promettenti – come Cristian Andreoni, al centro di un tentativo di rilancio dopo il prestito – e la guida tattica di Abate che può far la differenza nel gestire le pressioni del campionato.
Il grande interrogativo risiede nella capacità di sostituire i goleador ceduti: Andrea Adorante, miglior marcatore gialloblù nella stagione passata, è stato venduto al Venezia a titolo definitivo. Tocca ora ad altri giovani emergere e alla guida tecnica valorizzarli, senza cercare scorciatoie ma puntando su equilibrio tattico, solidità difensiva e lucidità nella costruzione del gioco.
In un contesto dove il confronto con le avversarie è serrato, con alcune piazze storiche rientrate in scena e squadre ambiziose come Empoli, Sampdoria, Bari o Palermo, la Juve Stabia deve puntare sull’identità di squadra e sulla gestione sapiente dei momenti di difficoltà. Abate dovrà tenere unito il gruppo, alternando esperienze consolidate e giovani da far crescere.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.
-
-
-