Cronaca
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Castellammare - Un libro sulla storia dei cantieri navali

Nella stessa serata, inoltre, è stata inaugurata una mostra fotografica sulle principali navi costruite nei cantieri stabiesi ed il primo blocco di documentazione della Banca della Memoria.

tempo di lettura: 3 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
11/01/2013 8.34.28

E' stato presentato ieri sera presso il cinema Montil, il volume di Antonio Cimmino dal titolo: "Il reale cantiere navale di Castellammare di Stabia e le sua navi 1783-1860". L'evento rientra nell'ambio della manifestazione "Le tradizioni del Natale a Stabia 2012-2013" promossa dall'Azienda di cura soggiorno e turismo di Castellammare. Nella stessa serata, inoltre, è stata inaugurata una mostra fotografica sulle principali navi costruite nei cantieri stabiesi ed il primo blocco di documentazione della Banca della Memoria, curata da Antonio Cimmino nell'ambito delle attività dell'Associazione Marinai d'Italia, riguardante i marinai stabiesi morti o dispersi nel corso dei vari conflitti bellici cui presero parte.

"La mia opera - ha spiegato l'autore del libro - va dalle origini sino al 1860, anno dell'unificazione. In questo libro ho parlato di tutti i vascelli costruiti in quel periodo dalle maestranze locali grazie alla bravura dei maestri d'ascia. Ho spiegato che Castellammare veniva spesso preferita a Napoli perché qui le imbarcazioni venivano varate verso il largo. In più il re Borbone, che veniva a villeggiare a Quisisana, amava supervisionare da vicino la costruzione di quella sua flotta che in breve tempo divenne tra le più potenti del Mediterraneo assieme a quella inglese. Questa zona era altresì favorita dalla presenza del Faito che consentiva di poter ricavare facilmente il legname di volta in volta necessario. Ho inoltre voluto raccogliere tramite le testimonianze dei marinai i momenti più importanti della storia dei cantieri navali partendo da quelli operanti ai tempi della Reggia Marina sino al giungere a quelli tuttora in vita al fine di non perdere la memoria storica della nostra terra". Oltre al libro, ieri sera è stata anche inaugurata una mostra fotografica, sia di tanti navi costruire nel cantiere di Castellammare di Stabia, sia dei tanti marinai stabiesi che hanno dato lustro al nome della città. "Dobbiamo tenere ben saldo il ricordo di tutti quei marinai stabiesi che hanno solcato tutte le acque del mondo - ha spiegato Cimmino - Il cantiere di Castellammare di Stabia non può chiudere, è stato uno dei più importanti del sud e di tutto il Mediterraneo, si tratterebbe di un autentico omicidio nei confronti della tradizione cittadina e nazionale. Purtroppo qui viene ricordato esclusivamente il Vespucci, una sorta di miss delle nostre imbarcazioni. Nel nostro cantiere sono stati invece costruiti la Dante Alighieri, la prima nave monocalibro poi copiata dagli inglesi, gli incrociatori San Giorgio e San Marco oltre a tante imbarcazioni che hanno combattuto nella prima e seconda guerra mondiale. Dispiace che oggi si stiano costruendo solo due piccoli pattugliatori, non posso che sperare che presto si tornino a costruire navi militari che accrescano il lavoro e la professionalità delle maestranze impegnate".

"Il cantiere di Castellammare di Stabia - ha detto il comandante in II della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, Luigi Amitrano - rappresenta un pezzo di storia fondamentale dell'Italia tutta. Inizialmente dedicatosi soprattutto alla costruzione di navi militari, si è poi specializzato in imbarcazioni commerciali sino al tornare alle origini lavorando a questi due pattugliatori che saranno destinati in particolare alla Guardia Costiera. La partecipazione della Capitaneria di Porto era oggi doverosa anche per onorare i tanti marinai che hanno perso la vita difendendo l'amata patria italiana. Va inoltre ricordato che le maestranze stabiesi sono le più abili in assoluto, aspetto confermato dalla costruzione di queste due unità che necessitavano di una preparazione specifica. Tempi e qualità dell'opera sono stati totalmente rispettati per quanto riguarda il Dattilo varato lo scorso dicembre, ciò dimostra che l'Italia è sempre all'altezza della situazione".

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