Tensione questa mattina alla Fincantieri di Castellammare di Stabia. Un operaio dell'indotto è salito su una gru minacciando di gettarsi nel vuoto.
tempo di lettura: 2 minTensione questa mattina alla Fincantieri di Castellammare di Stabia. Un operaio dell'indotto è salito su una gru minacciando di gettarsi nel vuoto. Fortunatamente, però, dopo alcuni attimi di paura, grazie anche all'intervento di colleghi e responsabili dell'azienda, l'uomo è ritornato sui suoi passi ed è sceso dalla postazione che aveva occupato.
Un gesto che mette in evidenza lo stato di forte tensione ed esasperazione che stanno vivendo le tute blu stabiesi. Tensione che era già emersa la scorsa settimana in occasione dell'assemblea dei lavoratori in cui un rappresentante sindacale, Lina Lucci, fu fortemente contestata.
"E' da quattro mesi che gli operai dell'indotto non percepiscono alcun compenso - spiega Luigi Scarica, sindacalista della Failms - Il gesto di questa mattina è frutto dell'elevato grado di esasperazione che gli operai hanno ormai raggiunto".
A salire sulla gru è stato un operaio della Cosmec group, una delle poche aziende a non aver avviato le pratiche con l'Inps per le anticipazioni per la cassa integrazione. "Dopo l'accordo raggiunto in Regione con l'assessore Nappi - spiega Scarica - in Campania è stata approvato il ricorso alla cassa integrazione per 31mila operai, di cui 361 a Castellammare di Stabia. A seguito di quell'accordo, le ditte interessate hanno iniziato la trafila burocratica per accedere al sostegno al reddito per i propri dipendenti. La Cosmec, per motivi che non conosciamo, non ha avviato questo iter. In questo modo sta scavalcando un accordo regionale, per il quale l'Inps è tenuta a fornire i previsti contributi. Quindi - conclude il rappresentante sindacale - anche la Cosmec deve attenersi a questo accordo".
Al cantiere, poi, è giunto anche il titolare della ditta che, in accordo anche con i dirigenti Fincantieri ed i sindacati, ha assicurato che procederà ad avviare l'iter per la richiesta all'accesso alla cassa integrazione. Solo dopo tali rassicurazioni l'operaio è sceso dalla gru e gli animi si sono così rasserenati. Subito dopo, sindacati e titolare dell'azienda si sono recati all'Inps per avviare immediatamente l'iter burocratico.