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Entro il 31 marzo le aziende dovranno munirsi di polizza assicurativa contro i danni da catastrofi naturali, in particolare alluvioni, frane e terremoti. Il decreto ha già ottenuto l’approvazione dalla Corte dei Conti ed è stato firmato anche dal ministro della Giustizia. L’assicurazione obbligatoria contro catastrofi naturali avrà un impatto forte sui costi, soprattutto per le piccole e medie imprese (salvo alcune eccezioni per il settore agricolo). La spesa annuale potrebbe arrivare a 12mila euro per le aziende situate in zone ad alto rischio alluvioni. Per un’azienda con una sede di 500 mq sarà necessaria una polizza assicurativa che arriva fino a 3mila euro, solo se situata in aree a basso rischio. Fino a 6mila euro, invece, per le aziende in zone a medio rischio.
L’assicurazione anticalamità deve prevedere franchigie non superiore al 5% del danno e premi proporzionali al rischio. Le imprese che non rispettano questa regola potrebbero non avere contributi e agevolazioni statali, anche in caso di eventi naturali. Un decreto attuativo che per il prossimo mese dovrebbe entrare in vigore al fine di garantire la sopravvivenza dell’azienda e ridurre i costi dello Stato. Non a caso negli ultimi anni le recenti alluvioni sono costate all’Italia ben 140miliardi di euro. Non sono previsti ulteriori slittamenti del termine, dal momento in cui i tempi consentiti dal decreto per stipulare la polizza sono stati ridotti da 3 mesi a 30 giorni. La scadenza originaria era il 31 dicembre 2024, ma è stata rinviata al 31 marzo 2025 con il decreto Milleproroghe.
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