L’autunno è ormai alle porte e con la muta del piumaggio completata è arrivato il tempo per il nostro piccolo passero di tornare nel suo mondo: la Natura!
Il passerotto era stato rinvenuto in strada a fine maggio, caduto dal nido e consegnato ai volontari del WWF. Dopo pochi giorni anche un altro passerotto, sottratto alle grinfie di un gatto, era stato recuperato in condizioni difficili con una zampetta e un’ala danneggiate e una brutta lesione ad un polmone. I due passerotti sono cresciuti insieme, prima in una scatola di cartone e poi trasferiti in una gabbietta.
“Non è stato facile rimetterli in sesto - racconta Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno - e solo grazie alla pazienza dei volontari e degli esperti si è riusciti a salvarli. Il passerotto azzannato dal gatto con una ferita al polmone si gonfiava letteralmente ogni giorno, c’è voluto l’intervento costante del veterinario e una cura di antibiotici per vederlo miracolosamente riprendersi. La zampetta lussata si è saldata riacquistando la capacità di reggersi e l’ala ha recuperato le sue funzioni.”
Stavolta i volontari hanno dovuto fare tutto da soli.
“E’ da un po’ di anni che il trasporto di animali selvatici feriti al CRAS Frullone di Napoli - aggiunge Claudio d’Esposito - in penisola sorrentina è divenuto complesso se non impossibile! La legge attribuisce le competenze del recupero ai veterinari dell’ASL e per il trasporto alla Polizia Metropolitana. Ma il personale e i mezzi non sono sempre sufficienti o disponibili nell’immediato e gli animali feriti rischiano di attendere lunghi giorni prima di un soccorso. Se poi si tratta di specie “meno importanti” sebbene “protette” dalla legge, come ad esempio i gabbiani, o i pullus di passeriformi… beh… il soccorso in questi casi non è assolutamente più garantito. Ed ecco che tocca ai volontari del WWF farsi in quattro per salvare il salvabile. I recuperi di queste ultime categorie (gabbiani feriti e pullus caduti dal nido) sono decine e decine dalla primavera alla fine dell’estate ed è davvero difficile riuscire a risolvere tutti i casi. I volontari del panda oltre ad essere diffidati dal trasportare, detenere e maneggiare tali animali non ricevono un solo euro da nessuno per l’enorme lavoro che svolgono ormai da anni!”
Presentata nella Reggia di Quisisana la prima edizione della competizione con Roma, Lazio, Inter e Juventus: grande entusiasmo da istituzioni e società per un evento che unisce sport, cultura e rinascita del territorio.