Giovanni Abagnale nel 2016 dopo la conquista della medaglia di bronzo
Ha rappresentato la Marina Militare Italiana e ha portato a casa un argento. Non solo gli Europei tra i palmares di Giovanni Abagnale: l’atleta vanta di un bronzo conquistato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. E ora, archiviata Poznan, testa a Tokyo, dove l’avventura del canottiere abatese avrà un seguito. Abagnale è stato gentilmente a nostra disposizione per rispondere alle seguenti domande e raccontarci in breve l’epilogo positivo di Poznan al fianco dei compagni Di Costanzo, Castaldo e Rossetti.
Com'è stata l'esperienza di Poznan, considerato anche il periodo Covid?
Sicuramente un anno “fuori dagli schemi”, abbiamo cercato di tenere botta con gli allenamenti anche se da soli a casa era più complicato, anche non uscire in barca per un canottiere non è proprio il massimo... Appena si è potuto tornare in raduno ci siamo ritrovati e abbiamo lavorato bene per fare il miglior risultato possibile
Secondo posto per l'Italia, dietro ai padroni di casa dell'Olanda. Risultato meritato?
Eravamo in Polonia quindi davanti ai padroni di casa e dietro agli olandesi. Personalmente penso che sia un risultato accettabile dati alcuni problemi avuti prima di partire ma di certo bisogna migliorare per poter fare del nostro meglio il prossimo anno.
Quanto fondamentale si è rivelato il legame con i tuoi compagni (Di Costanzo, Castaldo, Rossetti) in questa competizione?
Penso di vitale importanza! Il lavoro di squadra in uno sport come questo è essenziale.
Prossima tappa, Tokyo. Che sfide vi aspettano?
Se ne riparlerà l’anno prossimo. Bisogna viverle passo dopo passo ognuna.
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