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Tranvia Castellammare-Gragnano, la svolta per la mobilità: appalto entro novembre per il primo lotto

Il progetto prevede l’estensione fino a Piazza Matteotti e l’acquisto dei mezzi. Con pista ciclabile, aree verdi e intermodalità, il territorio si prepara a cambiare volto.

tempo di lettura: 2 min
di Alessio Esposito
29/03/2025 15:38:21

Un nuovo asse di mobilità prende forma tra Castellammare di Stabia e Gragnano. Con l’approvazione definitiva del progetto di riconversione della linea ferroviaria in tranvia, si apre ufficialmente una fase cruciale per il futuro del trasporto pubblico nell’area stabiese. E ora si guarda già oltre: Eav ha richiesto ulteriori 27 milioni di euro alla Regione Campania e al Mit per completare il primo lotto dell’opera fino alla stazione centrale di Castellammare di Stabia, in Piazza Matteotti, e per l’acquisto dei veicoli necessari all’esercizio della linea.

Il progetto iniziale – finanziato con 33 milioni di euro a valere sul fondo FSC 2014-2020 – prevede la tratta da Gragnano fino al Liceo Scientifico Severi. Ma è proprio l’estensione verso il cuore della città a rappresentare il tassello strategico per garantire una piena integrazione del tram nel tessuto urbano, connesso alla rete ferroviaria e capace di intercettare flussi turistici, pendolari e studenti.

Il bando di gara per l’affidamento dei lavori – che comprenderà la progettazione esecutiva e l’esecuzione dell’opera – sarà pubblicato entro aprile 2025, con l’obiettivo dichiarato di chiudere l’appalto entro l’8 novembre 2025. Un cronoprogramma serrato, che testimonia la volontà di accelerare la realizzazione di una delle opere infrastrutturali più attese della penisola sorrentina.

Con fermate strategiche come Parco Imperiale, Madonna delle Grazie, Romeo Menti e l’interscambio con la linea EAV per Sorrento, il nuovo tram punta a rivoluzionare il trasporto urbano e rendere finalmente sostenibile la mobilità nell’area metropolitana vesuviana, dove oggi il traffico veicolare continua a rappresentare una delle principali criticità.

Accanto alla tranvia, una pista ciclopedonale larga 2,5 metri, interamente illuminata, affiancherà tutto il tracciato, contribuendo a promuovere l’uso della bicicletta e la mobilità dolce. A Gragnano, nella zona della futura stazione capolinea, nascerà anche un parco urbano lineare con risalite verso Piazza Aldo Moro, piste ciclabili, aree verdi, parcheggi per bici e una stazione di bike sharing.

La sfida è ambiziosa: ricucire quartieri divisi dalla vecchia ferrovia, alleggerire il traffico urbano, abbattere l’inquinamento e restituire spazi vivibili ai cittadini. E, con i nuovi finanziamenti richiesti, completare l’interconnessione con il centro di Castellammare rappresenterebbe il vero salto di qualità per un sistema integrato, efficiente e moderno.

Il futuro della mobilità stabiese è entrato ufficialmente nel vivo. E il tram – da progetto a lungo rimasto sulla carta – sembra ora pronto a diventare una realtà concreta.

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