Ieri sera, durante il Consiglio Comunale, è stata votata l’approvazione del Piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti e l’approvazione delle tariffe ai fini della tassa sui rifiuti (TARI) dell’anno 2020. Secondo la sincada Abagnale, su questo argomento si è deciso di speculare e di diffondere falsa informazione, dirottando le prospettive cittadine verso deduzioni diametralmente opposte alla realtà.
«E’ opportuno -spiega- smentire una serie di argomentazioni false. La prima, nonché ennesima, accusa infondata, ha riguardato la mia assenza nel momento della discussione del punto numero tre all’ordine del giorno. Tengo a precisare che non mi sono mai, e dico mai, sottratta al mio dovere. La sedia visibilmente vacante è rimasta tale per condizioni di incompatibilità legale con la votazione. Giuridicamente non potevo né essere presente, né intervenire, né votare. Dico questo con grande rammarico, perché se avessi potuto restar lì seduta, avrei risposto direttamente alle mendacità urlate in telecamera, discutendo di fatti reali, senza necessità di farne uno show. La minoranza non ha neanche permesso che il Vicesindaco, nonché Assessore con delega all’ambiente, finisse di leggere la proposta riguardante l’argomento in questione. Questo perché? Per il semplice motivo che una volta rese pubbliche le date antecedenti al nostro mandato, che ci hanno visti costretti a votare tale variazione, non avrebbero avuto come controbattere.»
Potrei sembrare ripetitiva, evidentemente perché non si smette mai di puntare il dito e quando si sceglie di farlo in sede pubblica, dove si presuppone che sia adottato un comportamento coscienzioso e corretto, è bene sempre che si ricordi una famosa locuzione latina: “verba volant, scripta manent”: le parole sono dimenticabili e facilmente possono mutare, uno scritto ha un valore incontrovertibile. Che si dia allora parola all’inchiostro su carta!
Sempre ad onor del vero, continuiamo col sottolineare che il capitolato d’appalto in corso NON è nato in seno a quest’amministrazione, ma a quella che ci ha preceduto, esattamente nell’anno 2016, con prot. n. 32602, quando la Giunta comunale guidata dal dott. Antonio Varone – sindaco in carica a quei tempi - ha approvato con propria delibera n. 186 del 25 Novembre 2016 il progetto per la raccolta integrata, smaltimento, selezione dei rifiuti solidi urbani, gestione del centro comunale di raccolta e servizi di igiene urbana, per una durata, come da capitolato suddetto, per anni 5. Il relativo appalto ha preso poi formalmente il via il 1 giugno 2017 e terminerà il 31 maggio 2022.
Il progetto di gestione di raccolta rifiuti in vigore è stato dunque redatto dall’Amministrazione comunale precedentemente in carica, prevedendo e sottoscrivendo al suo interno l’art. 24 dal titolo “PAGAMENTI” (allegato in foto), che indica in modo chiarissimo una revisione dei prezzi durante l’intero arco di durata del capitolato al variare dei costi degli smaltimenti.
In base al sopra menzionato art. 24 del Capitolato, il gestore del servizio di igiene urbana “AM Tecnology srl”, sin dal gennaio 2019, quindi quando ancora non era in carica la mia amministrazione, ha presentato – con diverse note presenti agli atti – la corresponsione del compenso revisionale inerente la variazione del costo di smaltimento di alcune tipologie di rifiuti derivanti dal servizio di raccolta differenziata presso il Comune di Sant’Antonio Abate.
In data 21.02.2019, con nota prot. N°5912, si è provveduto ad avviare un’indagine conoscitiva di mercato. In conseguenza di quest’ultima sono giunte presso il nostro ente comunale n°7 offerte di aziende specializzate con indicazione dei costi di smaltimento relativi alle frazioni merceologiche che nel frattempo sono state soggette ad un aumento del proprio prezzo di smaltimento. Tra queste, ai fini di adempiere all’adeguamento dei prezzi nei confronti della ditta appaltatrice, è stata scelta da parte nostra l’offerta economicamente più vantaggiosa.
‼️ Ora, come ben tutti potete anche solo immaginare, non ci si può esimere dal vincolo stabilito da un contratto. Gli amministratori che oggi puntano il dito verso la telecamera, alzando addirittura i toni in un consiglio pubblico e per giunta sui social, sono gli stessi che ieri hanno avviato la procedura per il riconoscimento, legittimo, della revisione dei prezzi dettato dall’art. 24 del capitolato da loro stessi stilato ed approvato, rinnegando in tal modo i contenuti da LORO stessi stabiliti!
L’adeguamento è stato doveroso soprattutto perché i costi di smaltimento dell’umido sono aumentati per mancanza di impianti di ricezione in Campania, molti dei quali hanno registrato incendi gravi nei mesi precedenti, tali da renderli non più operativi. A causa di simili episodi, il costo di smaltimento dell’umido, che prima era pari a 110 euro per tonnellata, grava da diversi mesi sulla ditta appaltatrice per una cifra pari a 240 per tonnellata: l’adeguamento da noi concordato ed ottenuto è stato alla fine di euro 177,00 a tonnellata, ben al di sotto non solo dei costi attuali stabiliti dal mercato, ma anche di quanto pagato da gran parte dei comuni limitrofi per lo smaltimento della stessa frazione di rifiuti (vedi foto allegata).
In basso vi alleghiamo anche una tabella che mostra i costi che attualmente i comuni sostengono per tali spese, così da poter verificare direttamente che, nonostante gli adempimenti obbligati compiuti, siamo l’unico comune che tuttora paga di meno.
Perché aumentare la TARI adesso? Perché un ulteriore ritardo dell’adeguamento dei prezzi in precedenza esposto, il quale è dettato, come visto, in modo chiaro da norme e regolamenti, avrebbe esposto il nostro Comune ad un contenzioso certo con la ditta appaltatrice, il cui esito sfavorevole sarebbe alquanto scontato, considerati gli obblighi sanciti dal capitolato e le pronunce giurisprudenziali già avutesi in materia. Tutto questo avrebbe comportato un aggravio molto superiore per le casse comunali, dunque per le tasche di VOI cittadini.
Per concludere, invito i cittadini a non trarre conclusioni affrettate, ma di valutare bene la realtà dei fatti, che non è data da chiacchiericcio strumentale di una certa politica, ma dai documenti reali presenti agli atti. La cifra di aumento della Tari equivale a circa 10,00 euro annui per cittadino ed al 13% per le utenze non domestiche (ricordiamo che circa il 50% delle attività censite sul nostro territorio, chiuse per Covid-19 in base ai codici Ateco stabiliti dai vari decreti ministeriali, riceverà il contributo di € 800,00 quale “contributo per l’aiuto alla ripresa” e lo stesso 50% riceverà una esenzione per due mesi sull’avviso di pagamento della tari. Un altro 15 % delle attività, a seguito di presentazione istanza e dimostrazione del minore fatturato tra il mese di aprile 2019 ed aprile 2020, riceverà una riduzione del 25% sulla parte variabile per due mesi).
La nostra Amministrazione in carica ha dimostrato sempre di essere vicina alla cittadinanza, non per mera apparenza come veicolato sui canali social ufficiali dei consiglieri di minoranza, bensì attraverso una moltitudine di azioni concrete. In tal senso continueremo in modo incessante ad individuare fonti esterne ed interne da destinare alla cittadinanza, al fine di poter resistere al meglio, tutti insieme, a questa seconda e più grave emergenza sanitaria.
Giusto ricordare anche che nel pieno dell’estate scorsa abbiamo creato una rete solidale a sostegno delle famiglie indigenti con la distribuzione di beni di prima necessità. Per mesi interi abbiamo lavorato e consegnato pacchi affinché nessuno restasse solo. Abbiamo destinato 300.000 euro alle imprese abatesi chiuse per Covid-19 in base ai codici Ateco stabiliti dai vari decreti ministeriali durante la prima ondata di pandemia, fondi che saranno erogati fra pochi giorni. Interi miei stipendi sono stati inoltre destinati alla realizzazione di buoni spesa in aggiunta ai fondi elargiti dal Dipartimento di Protezione Civile. A questi vanno aggiunti tanti altri provvedimenti adottati per attenuare il più possibile gli effetti di un’emergenza sanitaria senza precedenti e sempre più drammatica. I nostri canali social ed i nostri archivi ne portano memoria. Affermare quindi che dinanzi alle problematiche dei cittadini io, nel ruolo di sindaco, mi alzi e mi sottragga ai miei doveri è una profonda offesa alla mia persona, prima ancora che alla figura di primo cittadino da me rappresentata.
Nonostante tutto, sono convinta che supereremo anche questo secondo difficile periodo. Ed io non dormirò sonni tranquilli finché non vi saprò tutti fuori da questo incubo. Abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo SEMPRE tutto ciò che è possibile per il bene cittadino. Ogni cittadino può rimanerne certo. Per qualsiasi ulteriore chiarimento la porta del mio ufficio sarà sempre aperta.»
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»