«Mentre la città attraversa una fase di profonda incertezza economica e tante famiglie fanno i conti con difficoltà reali, l’Amministrazione Comunale risponde con la logica del panem et circenses: feste, luci e spettacoli. Peccato che, dietro la vetrina, i numeri del bilancio raccontino una gestione dei fondi pubblici che solleva interrogativi inquietanti su priorità, trasparenza e competenza organizzativa». A dichiararlo è Antonio Federico, consigliere comunale di opposizione della lista Stabia Unica, a seguito dell’analisi degli impegni di spesa ufficiali legati al cartellone natalizio “La Luce di Stabia”.
«Dalle determine dirigenziali e dalle variazioni di bilancio approvate emerge un quadro economico imponente che grava sulle casse comunali. Per il capitolo luminarie è stato approvato un impegno pluriennale di circa 450.000 euro per il triennio 2025-2027 e, per l’annualità corrente, la cifra impegnata supera i 150.000 euro, destinati esclusivamente al noleggio e al montaggio di strutture luminose. Al capitolo “Promozione del territorio e turismo” risultano poi vincolati circa 120.000 euro per il solo mese di dicembre, destinati a cachet per artisti, service audio-luci e logistica delle piazze. A ciò si aggiungono ulteriori 30.000 euro stanziati per il potenziamento dei servizi di vigilanza privata e per la pulizia straordinaria legata ai grandi eventi di massa. In totale si supera ampiamente la soglia dei 300.000 euro, una cifra enorme se paragonata agli investimenti per le politiche sociali o per il rifacimento del manto stradale, fermi a percentuali irrisorie rispetto alle esigenze reali della città».
«Tra le voci di spesa – prosegue Federico – spicca quella relativa allo show tecnologico dei droni, un investimento di diverse migliaia di euro che rischia di trasformarsi in una farsa. L’Amministrazione ha infatti programmato lo spettacolo alle ore 17:00, un orario che sfida le leggi della fisica e del buon senso: con la luce solare ancora parzialmente presente e il crepuscolo appena iniziato, la resa luminosa dei droni rischia di essere quasi nulla. In sostanza, un evento pagato con soldi pubblici ma potenzialmente “invisibile” agli occhi di chi paga le tasse».
«E non è tutto – incalza il consigliere – perché le ore 17:00 del giorno del cenone sono anche un orario in cui la maggior parte dei cittadini è ormai rientrata a casa per preparare la serata e stare in famiglia. È l’ennesima scelta scellerata e senza senso, l’ennesima dimostrazione di un’Amministrazione distante dalle abitudini reali della comunità e incapace di programmare con responsabilità».
«Oltre al pasticcio tecnico-economico dei droni, il bilancio evidenzia una distribuzione dei fondi profondamente iniqua. La stragrande maggioranza degli impegni di spesa è concentrata tra Villa Comunale e Centro Antico, mentre le periferie restano al buio, con installazioni minime che confermano l’esistenza di una città di serie B, nonostante le tasse vengano pagate ugualmente da tutti. A questo si aggiungono affidamenti e decisioni assunte a ridosso delle festività, che hanno impedito una vera promozione turistica e una pianificazione capace di generare indotto reale. Il paradosso è evidente: mentre si spendono oltre 150mila euro in luci artistiche, il Comune fatica a garantire la manutenzione ordinaria dei parchi pubblici e delle strade, rendendo la “vetrina” natalizia una maschera ipocrita su un volto sofferente».
«Per questi motivi – conclude Antonio Federico – chiediamo ufficialmente che l’Amministrazione renda pubblico il rendiconto dettagliato di ogni singolo evento e di ogni singola spesa sostenuta. Non possiamo accettare che i soldi degli stabiesi vengano bruciati in spettacoli programmati in orari assurdi o in luci che non illuminano il disagio dei quartieri abbandonati. La città merita rispetto e una visione che vada oltre il brindisi di una sera. Chiediamo l’immediato spostamento dello spettacolo dei droni a un orario notturno o, in alternativa, la revoca dell’impegno di spesa per evitare un possibile danno erariale manifesto».
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