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Castellammare - Via libera al Vesuvio Pride 2025, ma è scontro politico. I Giovani Democratici rispondono alle critiche

La Giunta approva il patrocinio all’evento del 20 settembre. Il consigliere D’Apuzzo lo definisce una “festicciola”, ma i GD replicano: «Il Pride non è un vezzo, è una necessità. Difendere i diritti è fare politica»

tempo di lettura: 3 min
09/08/2025 13:21:48

Il Comune di Castellammare di Stabia ha recentemente approvato una delibera significativa, presentata dall’Assessora all’Educazione, Identità Stabiese, Pari Opportunità, Scuola, Formazione, Marketing Territoriale e Politiche Giovanili, la Dott.ssa Annalisa Di Nuzzo. Con voto unanime, la giunta ha deciso di concedere il patrocinio e di collaborare attivamente all’organizzazione del Vesuvio Pride 2025, in programma il 20 settembre.

Non sono però mancate le polemiche. Il consigliere comunale Mario D’Apuzzo ha espresso il proprio disappunto, definendo l’evento una “festicciola” e sostenendo che vi siano emergenze più urgenti sul territorio a cui destinare risorse e attenzione.

A queste dichiarazioni hanno risposto i Giovani Democratici, che in un comunicato hanno difeso con forza l’iniziativa, sottolineandone il valore culturale, sociale e politico.
«Nel 2025, c’è ancora chi definisce il Pride una 'festicciola' o un 'carnevale ideologico'. Parole non solo inopportune, ma profondamente politiche. Sminuire un evento che celebra uguaglianza, rispetto e libertà significa negarne il significato più profondo e il ruolo nella crescita culturale e civile della nostra comunità.»

Nel comunicato, i Giovani Democratici ricordano un episodio emblematico accaduto proprio a Castellammare:
«Nel 2021, due ragazzi furono aggrediti in pieno centro solo per essersi scambiati un bacio. Quel gesto d’amore divenne pretesto per un atto d’odio. E non fu un caso isolato. Molte aggressioni omofobe restano nell’ombra e nel silenzio. Finché episodi simili continueranno ad accadere, il Pride non sarà un vezzo, ma una necessità.»

Il Pride, spiegano, non è folklore né mascherata, ma il risultato di una lotta lunga decenni, che ha prodotto diritti e cambiamenti concreti nella vita di milioni di persone:
«Sostenere il Pride è un investimento educativo. È l’occasione per insegnare che ciò che viene percepito come diverso è solo un altro modo di essere sé stessi. È un evento culturale che celebra l’amore, la libertà e il diritto a vivere senza paura.»

Il comunicato prosegue con una riflessione sul concetto di “spreco”:
«Chi parla di spreco quando si tratta di diritti e inclusione, mostra di non capire che lo sviluppo di una città non si misura solo in strade asfaltate. Una città che difende la libertà è una città più forte, più sicura e capace di attrarre e trattenere i suoi giovani.»

Infine, un messaggio chiaro e simbolico:
«Le bandiere arcobaleno che sventoleranno a settembre non sono decorazioni. Sono il simbolo di una comunità che non cede alla paura e che rifiuta di tornare indietro. Dire 'qui siete al sicuro, qui contate' è il messaggio più potente che possiamo dare. Il vero spreco sarebbe rinunciare a questa visione.»

I Giovani Democratici concludono con l’impegno a continuare la loro battaglia:
«Noi non faremo un passo indietro. Difendere i diritti è fare politica. E continueremo a farlo, qui e ovunque, finché sarà necessario.»

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