Tre milioni di euro per trasformare il plesso Salvati in una scuola moderna, sicura ed ecosostenibile. È l’impegno messo nero su bianco con l’approvazione del progetto esecutivo e l’aggiornamento del quadro economico che accompagna la ristrutturazione dell’edificio. La determina segna un passaggio chiave: dalle carte alla prospettiva concreta di un cantiere che cambierà volto a uno dei punti nevralgici della vita scolastica cittadina.
Il finanziamento complessivo ammonta a 2,98 milioni di euro. La voce più consistente, circa 1,59 milioni, proviene dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), nell’ambito della missione “Inclusione e coesione” dedicata a rigenerazione urbana e contrasto al degrado. A questa cifra si aggiungono 1,13 milioni di euro di risorse statali, 240 mila euro di cofinanziamento comunale e circa 18 mila euro dal Fondo Opere Indifferibili, istituito per fronteggiare l’aumento dei costi di materiali ed energia. Una ripartizione che fotografa bene il mosaico di fondi oggi indispensabili per dare gambe a progetti di questa portata.
Il plesso Salvati non sarà oggetto di un semplice restyling. Gli elaborati tecnici approvati raccontano un intervento radicale: consolidamento e messa in sicurezza strutturale, adeguamento agli standard di accessibilità e sicurezza, efficientamento energetico con impianto fotovoltaico, riqualificazione degli impianti elettrici e termici. Un investimento che guarda al futuro, con l’obiettivo di ridurre consumi e rendere la scuola sostenibile anche sul piano ambientale.
Accanto al progetto edilizio, c’è la visione politica: puntare sulle scuole come cuore della comunità. Negli ultimi anni, in un territorio segnato da carenze strutturali e da spazi spesso inadatti, l’attenzione all’edilizia scolastica diventa un banco di prova per misurare la capacità di un’amministrazione di offrire servizi di qualità. La rigenerazione del plesso Salvati vuole essere un simbolo: un luogo che non solo accoglie studenti, ma restituisce dignità all’intero quartiere.
Il cronoprogramma dei lavori, allegato al progetto esecutivo, prevede una tempistica serrata per rispettare i vincoli del Pnrr. Tempi rapidi, qualità degli interventi e trasparenza amministrativa: sono questi i tre assi su cui si giocherà la credibilità del Comune e dell’intera operazione.
Ma al netto delle difficoltà, l’approvazione del progetto esecutivo segna una svolta. Dopo anni di attese, il Salvati si prepara a tornare a nuova vita. E per centinaia di studenti e famiglie significa poter guardare al futuro con una certezza: studiare in un edificio sicuro, funzionale e all’altezza delle esigenze educative di oggi.
La soddisfazione del tecnico. «Di questa partita mi porto dietro la personalità e la voglia di conquistare i 3 punti»