Fine della corsa per le Nuove Terme. Ed ora per i lavoratori termali c’è un credito di oltre 6 milioni di euro che Sint dovrà saldare. La Cassazione ha confermato la sentenza di Appello, a seguito del ricorso presentato dai termali che avevano contestato il licenziamento da Sint dopo il fallimento della società Terme di Stabia spa, avvenuto nel 2015. Secondo i lavoratori, infatti, il “compendio termale” che è stato trasferito in campo alla partecipata comunale Sint doveva includere non solo il patrimonio immobiliare, ma anche quello “umano” composto dai termali, rimasti invece esclusi dalla pianta organica della società. In 35 avevano presentato ricorso contro quella decisione, vedendosi respingere la vertenza in primo grado. Il ribaltone è arrivato in Appello ed è stata poi Sint ad opporsi alla decisione del tribunale, finché la Cassazione si è espressa nelle scorse ore, confermando di fatto le ragioni dei termali che ora dovranno essere risarciti da Sint per tutti gli stipendi persi negli anni in cui sono rimasti fuori dal ciclo produttivo. Una sentenza che, se da un lato viene incontro alle ragioni dei termali rimasti ingiustamente senza lavoro, dall’altro pone una pietra tombale sulle prospettive di rilancio delle Terme del Solaro, a fronte di una mole debitoria che con ogni probabilità comporterà la vendita all’asta di tutti i beni per rientrare almeno in parte delle somme che la partecipata comunale dovrà versare ai lavoratori.
Un nuovo percorso di visita, al termine degli interventi di manutenzione e valorizzazione.