Lo scioglimento del consiglio comunale di Castellammare di Stabia è un duro colpo per la città. Un esito, secondo Uniti per Stabia, che arriva da lontano con una città che non è stata capace di esprimere una classe politica di alto profilo. Proprio per questo, auspicano che tutte le forze politiche cittadine riflettano su questo e mettano in campo le migliori forze professionali per risollevare la città dal baratro in cui è finita.
Uno scioglimento che, paradossalmente, influenzerà in qualche modo anche le prossime elezioni della città Metropolitana. Le norme, infatti, prevedono che a votare per il rinnovo del consiglio metropolitano siano i consiglieri comunali di tutti i comuni della provincia di Napoli, attribuendo a ciascuno di essi un peso specifico proporzionato alla dimensione del comune stesso. Quindi, il voto di un consigliere comunale della città di Castellammare di Stabia ha un peso maggiore rispetto ad un “collega” di Gragnano. Peccato però che, come detto, le norme impediranno agli ormai ex consiglieri stabiesi di votare perché hanno ormai perso lo status di rappresentante politico in assise. Ma c’è di più. Vincenzo Ungaro, ex presidente del consiglio stabiese, candidato nella lista di Catello Maresa al consiglio metropolitano, non potrà essere votato e quindi eletto. Castellammare, dunque, perde così la possibilità di avere un proprio rappresentante diretto nel consiglio Metropolitano.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»