Con il solito atavico ritardo, questa mattina a Palazzo Farnese ha avuto inizio il consiglio comunale in cui si parlerà di Dos (documento di orientamento strategico), igiene urbana, regolamento per il palio dei Falò dell’Immacolata e del futuro della stazione FS. Prima di dare al dibattimento in aula, si è tenuto un momento di silenzio in ricordo dello scomparso Lello Radice, vicesindaco della città delle acque.
Assente per motivi privati la consigliera del M5S Laura Cuomo e per motivi di lavoro Eutalia Esposito, entrambe giustificate dal presidente del Consiglio.
Approvati all'unanimità dei presenti i precedenti verbali, si è quindi passati alla discussione sui Dos con l'esposizione dell'assessore Fulvio Calì.
Il DOS. «Valutando criticità e punti di forza, in continuità con la precedente programmazione strategica, si è reso possibile tracciare le attuali linee programmatiche del progetto – ha spiegato Calì - Sviluppo e ambiente, identità e innovazione non sono concetti antitetici, ma quadro da comporre per il benessere della collettività. Al Dos viene chiesto di declinare tutto questo, deve costituire un'opportunità per la città, offrire soluzioni al fine di fornire un quadro esaustivo dell'obiettivo strategico auspicato da tutti. Castellammare deve essere un luogo vivibile, attrattivo ed efficiente. Questo documento deve dare un futuro alla città, finalizzato al sostegno e alla rivitalizzazione del livello socioeconomico del territorio nel nome del contrasto alla povertà e il miglioramento di servizi e urbanistica. Il Dos è quindi un documento che valorizza una città a 360 gradi. Dos e Puc devono dialogare, ognuno di essi deve dare un'adeguata linea di programmazione territoriale. Il Dos è quindi un'integrazione del piano regolatore ed è uno strumento di grande rilevanza per una visione d'insieme di Castellammare».
«In questa fase, con la redazione del Dos, abbiamo composto anche una parte del piano urbanistico comunale – prosegue l’assessore - È un impegno inderogabile al quale sono chiamati tutti i fautori dello sviluppo, amministratori in primis. La consapevolezza di dotarsi di un Dos aveva già avviato un processo di pianificazione le cui strategie sono ancora oggi in larga parte condivisibili, seppur con obiettivi da riformulare. Il precedente Dos ha indicato la via e aveva come tema portante la rigenerazione urbana del Waterfront cittadino, ma non ha innescato in maniera compiuta il processo di rigenerazione ambientale e socioeconomico».
Il progetto. «Il progetto è diviso in tre parti: struttura economica, l'individuazione dei nodi urbani capaci di apportare benefici indiretti sulle aree circostanti, aree su cui invece investire per rinnovare. Dopo il Dos ci saranno le singole schede di tutti i singoli interventi, da declinare caso per caso. Il Dos è un piano strutturale del Puc, le indicazioni di sviluppo socioeconomico sono collegate a scelte strategiche ma fattibili. Gli interventi fungeranno da catalizzatori per il recupero di tutta l'area circostante. Vediamo Castellammare come una città turistica e commerciale, vivibile ed efficiente. Serve bilanciare lo sviluppo di centro e periferia, potenziare il valore di cultura, commercio e turismo, offrire maggiore sicurezza e controllo. Possibile snodare obietti specifici come l'incremento dei servizi pubblici, potenziando le criticità laddove necessario. Il tema della mobilità è fondamentale ai fini turistici. Nella misura del possibile la città deve incoraggiare il trasporto pubblico e delle piste ciclabili, ma su questo è già in essere la valutazione del piano urbano. Nodi urbani identificati attorno ai poli di attrazione del territorio, antichi o recenti. Oggi attraversano una crisi profonda e non fungono più da catalizzatori. Al momento sono previsti 4 nodi: il Waterfront di Pozzano e gli immobili portuali, poi il Waterfront commerciale del centro storico, quello dell'area nord da riqualificare, infine la terrazza del Varano e del parco di Quisisana. Non solo recupero edilizio e maggiori servizi, da soli non bastano. Serve integrazione di tutte le risorse» ha concluso Calì.
Dopo gli interventi dei consiglieri comunali e la discussione in aula, il DOS è stato approvato con 15 voti favorevoli, 3 astenuti, 2 contrari.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»