“Castellammare è città di camorra ma ce lo aspettavamo. Ci colpisce invece la maleducazione”, aveva affermato pochi giorni fa il commissario straordinario Raffaele Cannizzaro. Un duro atto di accusa nei confronti di una fetta della comunità stabiese. “Un giudizio approssimativo” secondo l’Ascom Confcommercio di Castellammare di Stabia, che risponde a viso aperto nei confronti del commissario, evidenziando piuttosto che “in questi sei mesi nulla è cambiato, anzi la situazione è peggiorata”. Questo è, in sintesi, il contenuto della missiva inoltrata ai commissari da Johnny De Meo, presidente Ascom. “Castellammare è una città difficile con infrastrutture inadeguate ad accogliere l’enorme flusso di persone proveniente dall’intero comprensorio. A questo si aggiungono i problemi derivanti dalla cronica carenza di presidi e controlli da parte delle forze dell’ordine. - sottolinea l’Ascom - Su quest’ultimo punto in particolare avevamo riposto le nostre speranze, confidando in un intervento più immediato ed incisivo da parte del Commissario che, al momento, non c’è stato”. De Meo ci tiene ad evidenziare che la maleducazione non può rappresentare un alibi. “In una realtà così congestionata e fuori controllo è difficile imputare ai cittadini stabiesi la colpa degli atti di vandalismo, le aggressioni e le trasgressioni compiuti sul territorio cittadino”, evidenzia il presidente dell’associazione dei commercianti stabiesi, ricordando che “sin dai primissimi giorni dall’insediamento della Commissione Prefettizia abbiamo fatto pervenire al dott. Cannizzaro una nostra missiva che, insieme ad un messaggio di benvenuto, rendeva nota la nostra disponibilità a collaborare, segnalando una serie di interventi ritenuti necessari ed urgenti sia per la categoria che rappresentiamo, sia per migliorare il livello di vivibilità dell’intera cittadinanza, Ma a distanza di mesi, nonostante ulteriori richieste di incontro e confronto, non ci è stata data possibilità di offrire il nostro contributo, frutto dell’esperienza maturata attraverso il contatto quotidiano con gli avventori ed una profonda conoscenza del territorio”.
Segue la constatazione che, trascorsi sei mesi, “su molti piani registriamo una situazione che sta peggiorando sempre più”. E in particolare, “la regolamentazione dei dehors e dell’utilizzo del suolo pubblico si è arenata lasciando gli operatori nella confusione più totale”, con gli uffici Suap “praticamente bloccati rispetto al rilascio di qualsivoglia autorizzazione, impedendo di fatto lo sviluppo delle attività commerciali a tutto vantaggio di chi opera nella completa inosservanza delle normative”. La pulizia delle strade, prosegue De Meo, “è molto carente e con l’arrivo delle alte temperature la situazione è degradata anche nelle zone centrali della città. Abbiamo zone lasciate completamente al buio da mesi senza che nessun intervento di ripristino della pubblica illuminazione venga effettuato. I parcheggiatori e venditori abusivi sono arrivati ad operare in ampie zone della città e fin sotto al municipio”.
L’Ascom fa sapere che “avremmo voluto offrire il nostro contributo per risolvere la questione della videosorveglianza più volte discussa e, a nostro parere, determinante per contrastare gli atti di criminalità, preferendo un incontro fattivo, come è nostra abitudine, ad una replica alle accuse di maleducazione che non premiano quanti cercano sostegno nello Stato”. Infine, la richiesta al commissario, “uomo di Stato, per concordare in che modo l’Ascom possa aiutare la città ad essere più educata”, invitandolo “ancora una volta a mettere in campo tutte le forze per alimentare un senso civico che lascia molto a desiderare”.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»