Il Puc passa al vaglio dei commissari straordinari. Soltanto 6 le osservazioni accoglibili su 46 documenti pervenuti. Sono 23 invece le osservazioni ritenute accoglibili in parte, mentre tutte le altre sono state scartate. Prende forma, dunque, la versione definitiva del Piano Urbanistico Comunale, lo strumenti di pianificazione urbanistica determinante per lo sviluppo della città, la cui adozione in giunta è avvenuta poco prima dello scioglimento del consiglio comunale. I commissari hanno fissato alcuni punti ineludibili rispetto ai quali è stata finalizzata tutta la valutazione delle proposte. La fascia costiera di corso Alcide De Gasperi, in particolare, “non va interessata da nessuna forma di edilizia residenziale pubblica, convenzionata o privata”, ma “deve assolvere alla funzione prioritaria alberghiero-ricettiva con esclusione di ogni forma di ricettivo-residenziale”. Il che esclude di fatto la costruzione di case su tutto il versante nord del waterfront, da Cirio fino all’Avis. L’area cantieristica “va mantenuta indenne da qualsiasi diversa destinazione”, mentre “vanno precisamente riportati i limiti e i vincoli gravanti” per l’area archeologica. Per l’area mercato “la delocalizzazione non deve eccedere in modo esorbitante dall’attuale sedime”, rendendo di fatto improbabile uno spostamento a Ponte Persica. E inoltre il sito dell’attuale mercato ortofrutticolo “va destinato a parcheggio multipiano interrato e l’area superficiale a mercato cittadino”. Per l’area Nuove Terme, infine, “va mantenuta l’attuale proposta dal Puc, integrata da quella socio-sanitaria nonché polo termale”. Mentre per le Antiche Terme va confermata “la destinazione del vigente Prg”, prevedendo “un parco delle acque a protezione dell’area a monte”.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.