Il circolo stabiese fuori dai giochi. E nessun “guizzo” per le candidature nei collegi napoletani. Sono ancora i soliti noti ad occupare i posti “sicuri” nei listini del plurinominale in vista delle elezioni del 25 settembre. E l’unica novità, se così si può definire, riguarda il ruolo di capolista affidato a Marco Sarracino nel collegio stabiese, dove il giovane esponente dem l’ha spuntata in virtù del suo ruolo di segretario provinciale. Ad occupare le altre posizioni nel listino sono Loredana Raia e Lello Topo, espressioni rispettivamente dei territori di Torre del Greco e Villaricca ed entrambi molto vicini al capogruppo regionale dem Mario Casillo che ancora una volta fa la voce grossa nell’area vesuviana, lasciando le briciole ai fedelissimi di Manfredi. Al Senato, invece, trovano conferma le indiscrezioni relative alla candidatura di Dario Franceschini come capolista del plurinominale nel collegio Campania 01, dove potrà di fatto garantirsi un’elezione sicura lasciando lo spazio libero a Roma, nel collegio in cui trova spazio sua moglie Michela Di Biase. Con Franceschini sono candidati nella lista anche Valeria Valente ed Enzo Amendola, tutt’altro che certi di poter affiancare il già Ministro della Cultura il già Ministro della Cultura. Resta da comprendere, invece, chi sarà schierato nei collegi uninominali, per i quali tuttavia la contesa appare decisamente più complessa, dato che soltanto la coalizione più votata potrà esprimere il suo rappresentante alla Camera e al Senato. Resta esclusa, infine, Nora Di Nocera, inserita dal commissario regionale dem Francesco Boccia nella lista dei 24 candidabili. Un’esclusione che non soddisfa affatto il Pd stabiese, rimasto fuori dai giochi nella contesa in cui Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia si accingono invece a candidare espressioni dirette del territorio.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»