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Castellammare - Fondi Pnrr, ok per il progetto del Savorito. Il diktat di De Luca: «Lavori finiti entro il 2026»

Il governatore non vuole altri casi simili a quelli relativi al restyling della villa comunale, Casa del Fascio e corso De Gasperi. Quei ritardi costrinsero la Regione Campania ad allentare i cordoni della borsa per recuperare fondi europei.

tempo di lettura: 2 min
di red
28/11/2021 17:11:35

Ok al progetto del Savorito, ma i Comuni sono avvisati: i fondi del Pnrr dovranno essere spesi e rendicontati entro il 31 dicembre 2026. Il diktat arriva direttamente dal governatore Vincenzo De Luca, che in occasione di una riunione con Anci Campania nei giorni scorsi ha catechizzato i sindaci presenti, spiegando che la Regione non è più in grado di sostenere l’esborso già verificatosi per il Piu Europa a causa delle amministrazioni inadempienti, che non hanno completato nei tempi stabiliti i lavori previsti con la vecchia programmazione dei fondi europei, costringendo Palazzo Santa Lucia ad allentare i cordoni della borsa e a rimodulare quei finanziamenti per salvare i sindaci delle passate gestioni. Una vicenda che ha riguardato anche il Comune di Castellammare di Stabia, quando il sindaco dem Antonio Pannullo fu costretto a rivolgersi proprio a De Luca per recuperare i fondi perduti per l’esecuzione dei lavori di restyling della villa comunale, a seguito dei ritardi accumulati durante la gestione del sindaco dem Nicola Cuomo, che hanno determinato l’interdizione della villa comunale al pubblico per quasi due anni. Stesso discorso per Palazzo del Fascio, un cantiere fermo ormai dall’estate 2015 a seguito di un contenzioso emerso tra il Comune e la ditta che detiene l’appalto: in quel caso è stata l’amministrazione attuale, attraverso il lavoro dell’assessore Fulvio Calì, e recuperare 5 milioni che sembravano ormai perduti e a tenerli ancorati a quei lavori, la cui ripartenza sarà stabilita dal tribunale. C’è poi la questione di corso Alcide De Gasperi, i cui lavori nel 2017 non hanno superato il collaudo, al punto che le giostrine dello scandalo sono ancora presenti in un recinto sul marciapiede che fiancheggia la strada principale. Il Comune, infatti, non può intervenire per rimuoverle, dato che il cantiere, nella pratica, è ancora in corso, non essendoci alcun collaudo firmato, dopo i disastri accumulati dalle passate gestioni amministrative che indussero persino la guardia di finanza ad intervenire nel 2017 e a recuperare il copioso incartamento relativo a quei lavori. L’amministrazione in carica, dal canto suo, ha intercettato 12 milioni di euro di fondi Pics per il restyling di Villa Gabola, Palazzo Pace e viale Ippocastani e la realizzazione del Museo Civico nel Palazzo Reale di Quisisana. Ma soprattutto è risultata tra le prime 9 amministrazioni della Campania beneficiarie dei fondi Pnrr, in totale ben 15 milioni per la rigenerazione urbana e sociale del rione Savorito. Un intervento che segnerebbe la svolta in un quartiere in cui il degrado e l’incuria perdurano da decenni e sin dagli anni ’80 centinaia di famiglie vivono arroccate nei prefabbricati post-terremoto. De Luca ha indicato la strada: in 5 anni i lavori dovranno essere completi. E nei prossimi mesi sarà già il tempo di presentare il progetto definitivo, per velocizzare le operazioni insieme ad Acen e far partire gli interventi di restyling dell’intero quartiere.

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