La politica stabiese vive una giornata di forte scossa istituzionale dopo l’annuncio delle dimissioni di Sandro Ruotolo dal ruolo di consigliere comunale. La decisione dell’europarlamentare e storico esponente del Partito Democratico ha suscitato reazioni vibranti da più parti dello spettro politico cittadino, ma quelle di Giovanni De Angelis, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, risuonano come un vero atto d’accusa al sistema politico locale.
«Una politica cittadina al capolinea»: così De Angelis definisce il momento storico in una nota durissima pubblicata a poche ore dalla comunicazione di Ruotolo. Secondo il coordinatore di FdI, le motivazioni espresse dal consigliere dimissionario – unite alle informative giudiziarie in corso – sarebbero «emblematiche di un forte sospetto e rischio di intreccio politico/affaristico/malavitoso» che «pervade la città», con un particolare accento critico verso il ruolo delle liste civiche e la debolezza della politica partitica tradizionale.
De Angelis non risparmia critiche neanche al sindaco Luigi Vicinanza, accusato di aver vinto “facile” grazie a tredici liste a sostegno — secondo Fratelli d’Italia, un errore che “mortificherebbe” la città e che necessita di essere scontato — e rilancia la richiesta, finora avanzata più volte dal partito di centrodestra, affinché il primo cittadino rassegni le proprie dimissioni irrevocabili come «atto di responsabilità».
Il quadro politico stabiese dopo le dimissioni
Le dimissioni di Ruotolo arrivano in una fase già delicata per Castellammare di Stabia. L’europarlamentare dem ha motivato la sua decisione con un duro giudizio sull’azione dell’amministrazione comunale, sostenendo che «questa amministrazione non è stata un argine alla camorra» e che il proliferare delle liste civiche avrebbe fornito terreno fertile alla criminalità organizzata.
La reazione del Partito Democratico non si è fatta attendere: il commissario cittadino Francesco Dinacci ha definito il gesto di Ruotolo «un atto politico molto forte» che «merita rispetto e non banalizzazione», invitando ad una riflessione costruttiva sul futuro della città e sul ruolo del Pd nel garantire legalità e governo efficace.
Duro anche il commento del sindaco Vicinanza, che ha definito le dimissioni di Ruotolo un «errore politico», sostenendo di aver lavorato intensamente contro la camorra e di ritenere che lasciare il governo cittadino in questo momento favorirebbe proprio gli interessi criminali che Ruotolo denuncia.
Analisi politica: tensione e rischio istituzionale
La situazione politica a Castellammare di Stabia appare oggi caratterizzata da tensioni crescenti tra forze politiche e istituzionali. Le dimissioni di una figura di primo piano come Ruotolo – ex capolista Pd e protagonista di iniziative contro la criminalità organizzata – segnano un punto di rottura con l’attuale maggioranza che governa la città.
Il perno del dissenso ruota attorno a un tema estremamente sensibile per la comunità stabiese: la lotta alla camorra e al condizionamento degli enti locali da parte della criminalità organizzata. Ruotolo ha richiamato l’attenzione su relazioni familiari e intercettazioni che, secondo lui, coinvolgerebbero alcuni consiglieri, mentre FdI porta il discorso oltre, configurando una visione di crisi sistemica della politica cittadina.
Il rischio istituzionale evocato da De Angelis — di vedere la città nuovamente commissariata o persino sciolta per infiltrazioni mafiose —, sebbene estremamente grave, rappresenta una delle preoccupazioni centrali nel dibattito pubblico. FdI vi vede una possibile “morte della democrazia” se non si procederà ad un rinnovamento radicale dei vertici amministrativi.
Conclusione
Castellammare di Stabia si trova in una fase di forte turbolenza politica, sospesa tra l’esigenza di riaffermare legalità e trasparenza e l’urgenza di evitare un vuoto istituzionale che potrebbe aprire scenari ancora più complessi sul piano amministrativo e sociale. La sfida ora riguarda la capacità delle forze politiche di costruire percorsi condivisi di riforma e di risposta alle critiche, prima che le tensioni diventino una spaccatura insanabile per la città.
La soddisfazione del tecnico gialloblù. «Felice per la squadra, questo gruppo ha superato fulmini e tempeste»
