A Castellammare di Stabia la crisi sociale non è più solo un dato statistico, ma una realtà che si tocca con mano. Ci sono famiglie che ogni giorno devono scegliere tra pagare una bolletta o comprare il cibo, tra rinunciare a una visita medica o garantire un pasto ai propri figli. Un bisogno che diventa sempre più pressante, come dimostrano le richieste di aiuto per il progetto “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”, promosso dal Banco Alimentare Campania Onlus per il triennio 2024-2026.
L’iniziativa garantirà un pacco alimentare mensile a 300 famiglie stabiesi, un sostegno essenziale per chi fatica ad arrivare a fine mese. Tuttavia, la graduatoria ha evidenziato un dato allarmante: 142 nuclei familiari, pur avendo i requisiti, sono rimasti esclusi dal beneficio, semplicemente perché le risorse non bastano per tutti. Un numero che racconta un disagio ben più ampio, un tessuto sociale sempre più fragile e in bilico tra dignità e bisogno.
Questa situazione solleva interrogativi urgenti: come rispondere a un’emergenza che non è più occasionale ma strutturale? Come garantire che nessuno venga lasciato indietro? Le istituzioni locali si trovano di fronte a una sfida complessa, che non può essere affrontata solo con aiuti emergenziali, ma con politiche di inclusione sociale, opportunità di lavoro e strumenti concreti per combattere la povertà.
Castellammare di Stabia sta facendo i conti con un problema che non può più essere ignorato. Dietro quei numeri ci sono storie di famiglie che lottano ogni giorno per sopravvivere, di anziani soli, di genitori che non sanno come garantire un futuro ai loro figli. Il sostegno alimentare è un primo passo, ma servono soluzioni più ampie e durature. L’emergenza è adesso, e non può più aspettare.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»