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Castellammare - Emergenza Covid al San Leonardo, utenza del Pronto Soccorso a rischio contagio

La FIALS: «Gli operatori sanitari messi alla berlina e buttati in pasto al Covid-19. Non ci stiamo e diciamo no.»

tempo di lettura: 4 min
di Davide Soccavo
01/12/2020 15:42:37

Rischio contagio utenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo. È l’allarme lanciato dalla FIALS e dal Presidente Territoriale Gennaro Iovino, dal Responsabile Dirigenza A. Valcaccia e il Responsabile SAS C. Palomba, i quali si sono rivolti all’ Asl Napoli 3 Sud, ai Direttori Sanitari e Generali, e a tutte le OO.SS. Una gravissima emergenza del pronto soccorso del P.O. S. Leonardo che mette a serio rischio di contagio tutti gli operatori e i pazienti che arrivano unitamente con i propri familiari che rischiano quotidianamente di infettarsi.

«Nella rimodulazione delle linee guida dettate dalla Direzione Strategica dell'Azienda, al fine di fronteggiare l'emergenza Covid-19 si è venuta a creare una situazione insostenibile dovuta a ritardi incomprensibili ed inaccettabile dei lavori, che oltre ai problemi atavici già esistenti se ne sono aggiunti ulteriori ancora più gravi. Quando la FIALS in tutte le sedi denunciava l'inesistenza di creazioni di percorsi pulito-sporco nessuno ci dava ascolto, temporeggiando e accumulando ritardi su ritardi. L'entrata indiscriminata dei parenti che sostano vicino agli ammalati sospetti positivi e quant'altro senza nessuno tipo di filtraggio che, dovrebbe assicurare questo flusso di persone a non accedere nei locali del pronto soccorso. I percorsi puliti e sporchi che camminano a braccetto senza nessuna distinzione. Gli operatori sanitari messi alla berlina e buttati in pasto al "Covid-19" per non parlare poi della incostante ed ottimale fornitura di D.P.I.! Nelle more dell’apertura del nuovo P.S. pulito, che è stato individuato nei locali ex pronto soccorso ala storica, adiacente al servizio farmacia, emergono già all’entrata varie criticità:

  • Come si vuole regolare l'entrata dei pazienti?
  • L’accesso attuale consiste in una ripida rampa non a norma, dove per trasportare l'ammalato con sedia o l'apposita barella ci vogliono minimo quattro operatori per spingere e frenare la stessa barella con il rischio di certi eventi infortunanti per operatori ed utenti……ASSURDO!
  • L’esiguità degli spazi assistenziali rapportati al bacino d’utenza….FANTASIOSO!
  • Si è pensato a formare il personale, in vista della prossima apertura di un reparto di terapia intensiva e sub intensiva?
Giova ricordare alle SS.LL in indirizzo che tale reparto prevede attrezzature ad alta tecnologia e sistemi di monitoraggio parametrici. Pertanto è necessaria una formazione adeguata al personale sanitario tutto, al fine di erogare un’adeguata risposta assistenziale. Non parliamo poi della, a Voi ben nota, carenza di personale medico, infermieristico ed oss. Il personale è allo stremo, la dotazione organica è insufficiente, ed è impensabile il ricorso ad ore rese in regime di straordinario per “apparare” il servizio assistenziale giornaliero, in un pronto soccorso multifunzionale (covid, non covid e codici giallo-rossi, prossimamente area di pronto soccorso ordinario) Il personale in dotazione è letteralmente stremato per la carenza cronica di medici, infermieri e oss, dove non è più possibile dare assistenza con due e se tutto va bene tre unità mediche in un pronto soccorso che assicura assistenza Covid, il codice giallo e rosso, per un'utenza che registra centomila e oltre di prestazione annue. La ciliegina sulla torta per la realizzazione a tanto e che vengono prorogati i lavori del pronto soccorso per quindici giorni se tutto andrebbe bene. Il responsabile MCAU al grido d'allarme che ha lanciato nella sua missiva, dove recita che "il permanere nelle condizioni attuali a parere dello scrivente espone i pazienti e tutto il personale ad un grave rischio di contagio e non garantisce i minimi livelli assistenziali", lo facciamo nostro e a viva voce ricordiamo, non bastano tutti gli operatori che si sono infettati e che si stanno infettando continuamente, allontanandosi dalle proprie famiglie e trasferirsi in dimore di residenza come i B&B? Chiediamo agli organi in indirizzo di intervenire ad horas, mettendo in evidenza che in data odierna la città di Castellammare di Stabia ha registrato 87 positivi, di cui due neonati, due adolescenti ed altri 83 di varie fasce di età. La FIALS dichiara lo stato di agitazione di tutto il personale, al fine di iniziare così come previsto dalle normative vigenti, l'indizione di azioni più incisive, chiamando alla mobilitazione il Sindaco, tutte le forze politiche, tutte le Organizzazioni Sindacali, tutte le associazioni di volontariato etc, al fine di scongiurare un anticipata terza ondata.»

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