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Castellammare - Centrodestra contro il PD: «I nomi di chi ha portato allo sfascio la città? Li facciano»

Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega: «Hanno governato per 6 consiliature negli ultimi 30 anni, e qual è il risultato? Una città senza più Terme, senza più Acque, senza Lavoro, senza più niente».

tempo di lettura: 3 min
25/02/2024 10:50:39

Ancora un botta e risposta tra Centrodestra e Centrosinistra a Castellammare di Stabia. Se da un lato il PD ricorda a più riprese lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche dell’ultima amministrazione comunale guidata dal centrodestra, dall’altro Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega puntano il dito contro chi «ha governato per 6 consiliature negli ultimi 30 anni, tessendo le fila della città in ogni singolo aspetto. E qual è il risultato? Una città senza più Terme, senza più Acque, senza Lavoro, senza più niente, a parte quella bellezza che è insita in questa terra e neppure l’incapacità dei soliti noti riuscirà a scalfire».

Nello Di Nardo di Forza Italia, Michele Aprea per Fratelli d’Italia e Eduardo De Rosa della Lega, in un documento infuocato, chiedono ai dem stabiesi «dove eravate mentre i clan imperversavano in città, al punto che persino un killer di camorra aveva la tessera di partito? Dove eravate mentre la città era oggetto di speculazioni che si insinuavano in quel vuoto in materia urbanistica a cui non avete saputo (o non avete voluto) mettere una toppa? Forse eravate intenti a costruire coalizioni dell’ultimo minuto, per mettere insieme quanti più voti possibili per vincere. Perché in fondo, per voi, questo conta: vincere, anche a costo di rendere la città ingovernabile, con cambiali elettorali da saldare e poltrone da distribuire. Le stesse cambiali che vi stavano portando, nel silenzio più totale, a dare l’assenso persino al sottopasso di via Cosenza, promosso da politici e manager che rappresentano la vostra parte politica a livello locale e regionale. Quel sottopasso che il centrodestra ha cancellato senza mezzi termini dal progetto, salvando la città dal disastro».

«Sia chiaro, non abbiamo dimenticato un aspetto: lo scioglimento – si legge nella nota stampa del centrodestra - Non ci sfugge quello che è accaduto, così come non ci sfugge la recente sentenza del Consiglio di Stato che rimette tutto in gioco e riporta la vicenda al Tar. Ne siete consapevoli anche voi: quello scioglimento resta comunque il frutto di decenni di problemi irrisolti, di un apparato gestionale che va rivoluzionato, di vicende che si trascinano da troppo tempo, a partire dai due massacri che hanno visto coinvolti consiglieri comunali nel 1992 e nel 2009. Se questo, però, è il clima che voi pensate di creare in questa fase, ponendovi come baluardo di legalità contro gli spauracchi, forse un esame di coscienza dovreste farlo anche voi, che la macchina amministrativa la avete gestita così a lungo da conoscerne ogni dettaglio».

Su un punto, però, le due opposte fazioni politiche sembrano concordare, «la selezione della classe dirigente resta una priorità e non possiamo che concordare su questo tema, che ci accomuna, o almeno speriamo possa davvero accomunarci, vista anche la qualità media delle liste che storicamente avete composto o che vi hanno affiancato negli ultimi decenni. E prendiamo per buona anche la volontà di discutere di programmi e di idee.  Su questo tuttavia avete gioco facile: vi basterà portare avanti tutti i progetti che abbiamo iniziato noi, vi basterà tagliare i nastri di tutte le opere finanziate con i fondi del Pnrr che l’amministrazione di centrodestra ha intercettato, vi basterà valorizzare il Museo Libero D’Orsi che durante l’amministrazione di centrodestra è stato inaugurato dopo anni di attesa, vi basterà convincere i vostri “amici” di Eav a realizzare le opere complementari (ascensore in piazza Unità d’Italia, camminamento storico da Grotta San Biagio, parcheggio al Pioppaino) che noi abbiamo fatto inserire nel progetto complessivo, vi basterà portare avanti il percorso sul Piano strategico per dare una mission turistica al Porto, vi basterà dare slancio all’arenile dopo i carotaggi che noi avevamo iniziato».

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