A quasi tre anni dall'assegnazione dei 12 milioni di euro stanziati nel 2022 attraverso i fondi del PNRR e il Contratto Istituzionale di Sviluppo, il destino delle Antiche Terme di Stabia rimane incerto. Se da un lato la città sembra ormai aver accettato la perdita definitiva delle nuove terme, destinate a lasciare spazio a un ospedale voluto dalla Regione Campania, dall'altro rimane accesa la speranza di riaprire lo storico complesso termale in piazzale Amendola sfruttando il marchio "Terme di Stabia" acquisito dal Comune, sotto la guida dei commissari straordinari, lo scorso maggio. Durante la sua conferenza stampa per fare il punto sui primi 100 giorni di mandato, il sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato che sono in corso lavori per la riqualificazione del parco interno. Da quel momento sono trascorsi quasi due mesi senza alcuna novità, né sul parco né sul destino delle altre opere, lasciate in sospeso alimentando interrogativi e preoccupazioni. Il nodo cruciale è rappresentato con le scadenze imposte dal Pnrr: i fondi, che potrebbero segnare una svolta per Castellammare, rischiano di andare persi se non utilizzati entro i termini previsti. Sul punto, Castellammare è in forte ritardo su numerosi progetti con il rischio di vedere sfumare l'occasione di utilizzare i finanziamenti arrivati in questi anni. Allo stesso tempo, l’amministrazione deve fare i conti con la questione delle concessioni per l’utilizzo delle acque termali, indispensabili per qualsiasi piano di rilancio. Su tutto questo, però, persevera il silenzio del Comune che dura ormai da troppo tempo e, quando interrotto, non fornisce risposte concrete o date certe.
La mancanza di un piano strategico chiaro e condiviso aumenta il rischio di trasformare le Antiche Terme in un’occasione mancata. La perdita dei fondi comporterebbe un grave danno per la città, con il complesso che senza una visione a lungo termine potrebbe rimanere un simbolo del passato incapace di adattarsi alle esigenze moderne. L’amministrazione Vicinanza ha davanti una sfida ambiziosa ma necessaria: trasformare i 12 milioni stanziati in un volano per la rinascita della città. Con scelte coraggiose e una visione concreta, le Antiche Terme potrebbero tornare a essere un simbolo non solo del passato, ma di un futuro fatto di sviluppo, attrattività e valorizzazione del territorio.
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».