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Verso Como-Napoli. Cesc Fabregas in conferenza stampa «Al di là del cambio di modulo, l'identità di Conte resta ben definita»

«Non credo che Anguissa sarà risparmiato. Dovrà fare attenzione, perchè la diffida in vista dell'Inter può condizionarlo»

tempo di lettura: 4 min
di Giovanni Minieri
22/02/2025 17:54:25

Alla vigilia di Como-Napoli, il mister lariano Cesc Fabregas è intervenuto in conferenza presso la sala stampa dello Stadio Sinigaglia.

CONTRO IL NAPOLI SERVIRÀ PARTITA PERFETTA. “Quella di domani sarà una gara complicata come tutte. Puntiamo a rendere la vita difficile a tutti gli avversari che vengono al Sinigaglia. È ovvio che quando si affronta la capolista, ci vuole partita quasi perfetta per fare bottino pieno”.

MATURITÀ E CONTINUITÀ. “La maturità è stata chiave per la vittoria a Firenze. Serve continuità, e mantenere più spesso la porta chiusa. Proviamo sempre a imparare e migliorare. Se guardiamo la partita contro la, abbiam subito un gran gol di Kolo Muani e poi un calcio si rigore. La prestazione di squadra, a livello difensivo, è stata tutto sommato buona.  La perfezione si raggiunge quando non ti titano in porta, ma è praticamente impossibile. Anche in un’ipotetica partita in cui vinci 7-0, capita che gli avversari possano tirare in porta. Saper soffrire, anche godere nel soffrire, pressare, devono risuonare come un mantra.  Nel momenti in cui il Napoli palleggerà di più, dovremo sapere cosa fare. A Firenze nei primi 12 minuti non eravamo ancora entrati in partita, ma poi quando abbiamo iniziato a prendere la palla e gestirla, la squadra di Palladino ha faticato tantissimo ad arrivare verso la nostra porta. Siamo stati perfetti nel contenere calciatori forti come Dodò, Fagioli e Zaniolo".

NAPOLI CON LA DIFESA A 3. "Ci aspettiamo un 3-5-2 messo in campo dalla squadra di Conte. Noi abbiamo il nostro modello, vogliamo continuare  a crescere, mantendo alto il livello della prestazione. Con continuità e con l’obiettivo di far punti, più punti possibile per la salvezza".

CONTE=IDENTITÀ “L’identità di Antonio Conte è ben definita, d’altra parte la sua storia parla da sé. Si è seduto su panchine importanti come Juventus, Tottenham, Chelsea ed Inter. La sua identità è forte e chiara, al di là di un modulo diverso dal 4-3-3 utilizzato fino alla gara contro la Lazio.  Sa perfettamente quando difendere, pressare ed attaccare.  Guardando la classifica, non c’è gara più difficile di quella contro il Napoli. Anguissa è un gran calciatore. Conoscendo il mister partenopeo, non credo che si priverà di lui, in quanto diffidato con l’Inter all’orizzonte. Abbiamo preparato la partita considerando la sua presenza in campo. Tuttavia, sapere di essere in diffida quando si gioca successivamente una partita top, può condizionare anche inconsciamente. Sai che se entri fortissimo, rischi di ricevere un cartellino giallo che vuol dire squalifica. Noi siamo carichi, e consapevoli che quella contro il Napoli è la tipica partita, che se la vinci ti gira bene tutta la stagione. Però bisogna andare sempre partita dopo partita, disputando belle prestazioni"

SITUAZIONE INFORTUNI. "Si può cambiare in base alle caratteristiche degli avversari. Sento che la squadra mi segue, e mi sento più forte nel fare scelte diverse. È più complicato avere abbondanza, ma è una bella cosa.  Mi ha fatto piacere ascoltare i cori dei tifosi nell’allenamento di rifinitura. Sento grande affetto intorno a noi, e vogliamo lottare per ottenere un gran risultato. Dossena è un dubbio per domani. Alberto Moreno è in condizione di giocare, mentre preferiamo dare un’altra settimana a Gabrielloni, così come a Dele Alli. Sergi Roberto ha fatto una risonanza oggi, e rientra lunedì.  Kempf  a Firenze è stato un cambio obbligato per tante ragioni. Vojvoda si è allenato 4 giorni con la squadra, ma bisogna andare con calma per non correre rischi di alcun tipo".

DIAO IN RAMPA DI LANCIO. “Quando prendi un calciatore molto giovane, c’è sempre il rischio che non renda al massimo. I giovani devo sentirsi liberi di esprimere le proprie qualità, amati, ed a mio parere la Serie A è il campionato più adatto per la sua esplosione. Lookman era un calciatore che faceva pochi gol, ed a Bergamo ha trovato l’ambiente ideale per il salto di qualità. Diao può seguire la stessa scia: ha appena 19 anni, ed al netto di fisiologici alti e bassi, ha le carte in regola per fare la differenza”. 

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