Foto: Ssc Napoli
A 48 ore dal lunch-match di domenica allo Stadio Sinigaglia tra Como e Napoli, Giovanni Di Lorenzo è intervenuto ai microfoni di DAZN per presentare una gara di fondamentale importanza per il roster partenopeo. La gara in terra lariana arriva da un periodo in cui la squadra di Antonio Conte ha raccolto appena 3 punti nelle ultime 3 gare, mentre all’orizzonte già si fa strada lo scontro diretto con l’Inter che vale un pezzo di Scudetto. Il capitano è tornato ad essere un fattore come ai tempi migliori: 3 reti e 2 assist divisi in 2.358 minuti tra tutte le competizioni, con la sua duttilità che lo porta a ricoprire più ruoli come sempre più spesso accade nel calcio moderno.
STAR FUORI DALL’EUROPA NON È UN VANTAGGIO. “Non è vero che giocare soltanto il campionato è un vantaggio. Abbiamo sicuramente più tempo per studiare e preparare la competizione domestica, ma non disputare competizione europee ci toglie qualcosina. Ad esempio, nell’anno dello Scudetto, alcune vittorie di grande spessore come quella sul Liverpool ci hanno dato un’ulteriore iniezione di fiducia ed entusiasmo. Ora non possiamo sfidare i top club d’Europa, ma vogliamo tornare immediatamente nelle manifestazioni continentali perché mancano davvero a tutti. A me, ai miei compagni ed alla società. In questa stagione son tornato ai miei standard, così come tutto il resto del gruppo. La prima partita contro il Verona è stata brutta, ma poi è scattata in tutti noi una voglia di riscatto che ha fatto la differenza per cambiare marcia”
IL GRUPPO SEGUE CIECAMENTE MISTER CONTE. “Ho uno splendido rapporto con il mister Conte. Ha un grande carisma, e ci ha subito inculcato la sua voglia di competere subito per traguardi ambiziosi. Lo seguiamo tutti ciecamente, perché siamo convinti che attraverso il lavoro possiamo crescere progressivamente sia individualmente che collettivamente. Il gruppo è molto solido: tutti si sentono importanti, ed anche chi gioca meno riveste un ruolo fondamentale perché permette di mantenere elevato il ritmo di ogni sessione di allenamento. Sono rimasto colpito dall’impatto di McTominay: è vero che per giocare in Premier devi avere qualità, ma non è scontato essere subito così incisivo e devastante in un campionato diverso”.
CONTENTI DEL PRIMATO, MA LA STRADA È LUNGA. “Purtroppo gli infortuni fanno parte del gioco. Ovviamente dispiace, ma dobbiamo essere pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per superare questo momento di difficoltà. Guardare tutti dall’alto in passo ci fa piacere, ed in questo momento ci godiamo la vetta. Tuttavia siamo consapevoli di non aver fatto ancora nulla: il campionato è lungo, e dovremo sempre dare più del massimo per confermarci partita dopo partita”