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Napoli-Udinese 3-2. Il Napoli soffre, ma conquista l'intera posta in palio anche contro l'Udinese

Azzurri inarrestabili: undicesima vittoria di fila, e morale a mille in vista della lunga sosta per il Mondiale

tempo di lettura: 5 min
di Giovanni Minieri
12/11/2022 17:05:21

Un vento freddo accoglie Napoli e Udinese, che arrivano all’anticipo del Maradona (ultimo turno prima della lunga sosta Mondiale) in momenti di forma diametralmente opposti. I bianconeri, dopo un avvio di stagione scoppiettante, non conoscono il sapore della vittoria dal blitz al Bentegodi datato 3 ottobre (1-2 con reti di Beto e Dijol). Da allora un brutto ko interno contro il Torino, l’eliminazione in Coppa Italia ad opera del Monza e ben 5 pareggi (gli ultimi 3 consecutivi contro rivali non irresistibili come Cremonese, Lecce e Spezia. Gli uomini di Spalletti hanno conquistato l’intera posta in palio nelle ultime 8 gare interne contro l’Udinese, e puntano a ripetersi per due appuntamenti con la storia: un successo permetterebbe infatti al Napoli di toccare per la prima volta 11 vittorie di fila, così come 13 delle prime 15 partite stagionali in massima serie.

Ancora out Kvaratskhelia per lombalgia, mister Spalletti cambia 5 elementi rispetto al 2-0 all’Empoli di 4 giorni fa. In difesa torna Juan Jesus al posto di Ostigard, mentre sulla corsia mancina c’è un nuovo avvicendamento con Olivera che rimpiazza Mario Rui. In mediana c’è la qualità di Zielinski (decisivo martedì pomeriggio siglando il 2-0 che ha messo in ghiaccio il match) per la quantità di Ndombele. La linea offensiva vede l’intoccabile Victor Osimhen al centro, mentre cambiano i suoi scudieri con Lozano ed Elmas scalpitanti in luogo di Politano e Raspadori che siedono inizialmente in panchina.

Brividi dopo appena 270 secondi quando l’Udinese si fa pericolosa in ripartenza, ma Meret è attento e si oppone con sicurezza sul destro a giro di Beto. Al 5’ incursione di Lozano sulla corsia destra che costringe Pereyra a fermarlo con le maniere forti, rimediando anche un sacrosanto cartellino giallo. Si incarica Zielinski del calcio piazzato da posizione defilata, ma la retroguardia friulana è attenta e sventa la minaccia. Poco dopo Lozano ci prova con un tiro-cross che esce di molto oltre la traversa difesa da Silvestri. Al 10’ Di Lorenzo sbatte sul muro bianconero, la sfera finisce nei radar di Lozano che crossa teso verso il dischetto del rigore: Osimhen si stacca dalla marcatura ed incorna senza trovare la precisione necessaria per impensierire l’estremo difensore friulano. È soltanto il preludio al vantaggio del Napoli, che giunge inesorabile al minuto 15: arcobaleno di Elmas dalla sinistra, terzo tempo di Osimehn che sovrasta Bijol ed inzucca di prepotenza per il 9° centro in campionato. La gara si mette ulteriormente in salita per Sottil, quando al 25’ Deulofeu è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio, lasciando così il posto sul rettangolo verde a Success. Al 31’ gli azzurri raddoppiano con un gol da stropicciarsi gli ogni, degno di uno Stadio Maradona gremito in ogni ordine di posto. Lancio verso Osimhen, che vedendosi braccato da due uomini in maglia ospite, libera Lozano con un tacco fantascientifico. La bambola assassina aspetta il movimento di Zielinski sulla linea del fuorigioco servendogli un pallone d’oro con perfetta scelta del tempo e dello spazio: il centrocampista polacco rientra sul destro, e all’altezza della lunetta pennella un arcobaleno d’autore che va ad insaccarsi nel sette alle spalle di un inerme Silvestri. Al 42’ Osimhen riceve in campo aperto, quindi prova ad imbeccare Lozano, ma Bijol fa gli straordinario e salva il risultato. Allo scadere della prima frazione di gioco Osimhen chiude l’uno-due con Lozano, poi tenta il suggerimento verso l’area piccola ma la retroguardia friulana allontana non senza difficoltà.

In avvio di ripresa Meret si prende le copertine con un intervento sontuoso sul collo esterno di Lovric, quindi Di Lorenzo è ubiquo con le sue scarpette arancioni a far capolino in ogni zona dell’area piccola spazzando via da gladiatore qualsiasi velleità friulana. Al 58’ il Napoli cala il tris per mettere il classico ombrellino sul long drink: Anguissa dà il via a un fulmineo contropiede, finta il suggerimento per Lozano e poi da Elmas, con il diamante macedone freddo nel mandare al bar Bijol e scaricare un tracciante che non lascia scampo a Silvestri sul palo corto. Spazio a Politano e Ostigard, quindi Anguissa morde le caviglie in mediana e lancia Osimhen che cerca la finezza mancando l’appuntamento con la doppietta. Dentro Ndombele per Zielinski. Poco dopo Silvestri deve superarsi per respingere un missile di Osimhen dal lato corto dell’area. Gli azzurri calano un attimo il livello di attenzione, abbassano i ritmi, e la squadra di Sottil ne approfitta immediatamente per rientrare a sorpresa in partita. Prima Nestorovski supera Meret al termine di un batti e ribatti, quindi Samardzic ruba palla in pressione a Kim ed accorcia le distanze con un mancino velenoso sul palo più lontano. Soffre il Napoli, e ci pensa il solito capitan Di Lorenzo a guadagnarsi un preziosissimo calcio di punizione per rifiatare e riordinare le idee. Sospiro di sollievo quando Mario Rui spazza via l’ultimo pallone lontanissimo dall’area di rigore.

 

 

NAPOLI – UDINESE 3-2

Reti: 15’ pt Osimhen (N), 31’ pt Zielinski (N), 13’ st Elmas (N), 34’ st Nestorovski (U), 37’ st Samardzic (U)

NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Juan Jesus (15’ st Ostigard), Kim, Olivera (1’ st Mario Rui) ; Anguissa, Lobotka, Zielinski (21’ st Ndombele); Lozano (15’ st Politano), Osimhen, Elmas. All: Spalletti

UDINESE (3-5-2) Silvestri; Perez, Bijol, Ebosse; Ehizibue, Lovric, Arslan (11’ st Samardzic), Walace (25’ st Jajalo), Pereyra; Beto (25’ st Nestorovski), Deulofeu (25’ pt Success). All: Sottil.

Arbitro: Giovanni Ayroldi della Sezione AIA di Molfetta (Ranghetti/Del Giovane)

Note: Ammoniti: Juan Jesus (N), Walace (U), Pereyra (U), Mario Rui (N), Ebosse (U) Corner: 5-3.  Recupero: 3’ pt, 4’ st

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