Condivisione e passione. Ma soprattutto inclusione a tinte azzurre, perché l’esperienza allo stadio non finisce al triplice fischio finale, ma continua raccogliendo le emozioni di tanti piccoli cuori che palpitano ad ogni giocata dei campioni in maglia azzurra sul rettangolo verde.
Ha suscitato tanto clamore l’episodio accaduto al Franchi di Firenze, quando in barba di tutti i sani valori del fair-play, il giovanissimo supporter transalpino Antoine, era stato costretto ad indossare la maglia del Napoli al contrario, per non incorrere nelle ire della tifoseria viola.
Di Lorenzo e compagni non sono riusciti a regalargli i 3 punti, ma l’irrefrenabile passione di un bambino cresciuto con Partenope nel cuore, non poteva passare in secondo piano. La società guidata dal patron De Laurentiis ha voluto così dare un calcio a violenza e soprusi, invitando Antoine a CastelVolturno, dove ha potuto ricevere una maglia personalizzata, e soprattutto la gioia immensa di poter palleggiare fianco a fianco con quei top player che fino a qualche giorno prima ammirava estasiato dai gradoni.
Qualche settimana più tardi Antoine si è recato con la famiglia al “Maradona”, ed il commendatore Gaetano Mastellone, presidente del Club Napoli Città di Sorrento, ha voluto omaggiarlo con la sciarpa ufficiale del club, per mettere un’ulteriore pietra sopra un brutto episodio che non dovrebbe mai verificarsi in un impianto sportivo. “Per pura combinazione – afferma Mastellone - ho avuto il piacere di avere accanto a me, in tribuna autorità, il piccolo Antoine che ha tifato e sofferto come tutti noi per 90 minuti sugli spalti. Credo che la brutta esperienza di Firenze sia ormai soltanto un ricordo, perché il mondo napoletano gli ha riservato una dimostrazione di affetto tale da cancellare la brutalità di qualche energumeno. Ho salutato Antoine, e dopo aver chiesto alla mamma e al nonno l’ok per una foto, ho voluto consegnargli la sciarpa del Club Napoli Città di Sorrento che mi onoro di presiedere. Il giovane tifoso, con il suo dolce sorriso, ha subito preso la sciarpa indossandola con grande orgoglio. Vorrei rimarcare che quest’anno lo spettacolo di pubblico che si vede al “Maradona” è eccezionale: composto, senza cori offensivi, e con un tifo per 90 minuti che sa trascinare la squadra alla vittoria”
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.