La F.I.Bio. -Federazione Italiana dei Biotecnologi ha completato la sua opera.
tempo di lettura: 3 minNegli anni su questa testata si è seguito da vicino il problema delle equipollenze (la condizione in base alla quale si riconosce a lauree diverse conoscenze di base equivalenti, permettendo quindi di non essere esclusi a priori da concorsi del Servizio Sanitario Nazionale) che erano fino al 2011 negate per Biologi e Biotecnologi pur avendo questi ultimi la formazione culturale idonea a ricoprire tali incarichi.
Come ricorderete, la F.I.Bio si è battuta dalla sua nascita affinché questo traguardo non fosse più utopia, partendo dall' 8 ottobre 2009 ossia quando la Federazione fece in tale data richiesta ufficiale al MIUR di equipollenza ex-lege tra le Lauree in Biotecnologie e quella in Biologia. Da lì, impossibilitata a proseguire per una equipollenza totale a causa di pareri negativi dati sia dal Ministero sia dai vari organi vicini al Ministero come il CUN (Collegio Universitario Nazionale) sia (inspiegabilmente) da un'altra associazione di Biotecnologi (che però ha poi cambiato idea negli anni), la F.I.Bio. s'è vista costretta ad intraprendere tre iter distinti e separati per portare all'equipollenza ciascuna classe di laurea in Biotecnologie con Biologia, per poter permettere ai laureati in Biotecnologie di iscriversi ai concorsi pubblici in ambito medico-sanitario, sulla base dei fatidici CFU (Crediti Formativi Universitari) che ogni studente universitario "colleziona" man mano che supera gli esami.
Con risultati che hanno fatto ricredere i detrattori:
- Il 5 dicembre 2011, infatti l'equipollenza è diventata realtà per Le lauree specialistiche e magistrali afferenti rispettivamente alle classi di laurea 9/S e LM-9 (Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche) con le lauree specialistiche e magistrali afferenti alle classi 6/S e LM-6 di Biologia.
- Il Decreto Interministeriale 11 novembre 2011 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2012, rende possibile l'equipollenza per i laureati in Biologia con i laureati in Biotecnologie Agrarie elle classi 7/S (o LM-7). (Ricordiamo che la F.I.Bio. aveva ottenuto in passato per gli LM-7 e 7/S anche un'altra equipollenza, con i laureati in scienze e tecnologie agrarie).
- E finalmente c'è stato il tris: infatti, con il Decreto del 15 gennaio 2013, pubblicato in gazzetta ufficiale il 22 giugno 2013 è stata dichiarate nero su bianco l' equipollenza delle lauree specialistiche/magistrali delle classi 8/S ed LM-8 (Biotecnologie industriali), alle lauree specialistiche/magistrali delle classi 6/S Biologia - LM-6 Biologia.
Insomma, i biotecnologi hanno di che rallegrarsi : hanno delle possibilità di lavoro in più poiché hanno alle spalle una associazione come FIBIo, ( per i suoi soci diventa col tempo sempre più simile ad un sindacato di categoria) che li tutela sempre più da un punto di vista lavorativo.
In tutta questa vicenda (felicemente conclusa) c'è solo una nota amara: come mai in Italia si deve combattere per anni a suon di carta bollata contro i Ministeri per poter avere il diritto di partecipare ad un concorso pubblico? Si arriverà mai ad un Belpaese che sappia veramente essere più ricettivo verso le nuove lauree e più attento ai diritti dei giovani?
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»