Mister Guido Pagliuca
La Juve Stabia firma l’impresa. Le reti di Adorante e Candellone consentono alle vespe di superare la Salernitana a domicilio per la seconda volta 103 anni dopo il primo blitz. Di Amatucci il momentaneo pari granata. Un successo di valore inestimabile ottenuto con merito da una formazione che ha ampiamente dominato gli avversari. «Castellammare e la squadra sono una cosa sola – sottolinea mister Guido Pagliuca –, stamane la Curva Sud è venuta al Menti ad incitarci chiedendoci di dare il massimo anche per loro che non avrebbero potuto essere all’Arechi. Per noi i tifosi rappresentano un valore importantissimo, abbiamo cercato di lottare per regalare loro questa gioia. Questa è una vittoria preziosa, è il successo della consapevolezza che nel contempo ci consente di restare umili. Sappiamo che il nostro obiettivo resta la salvezza, non è modificabile. Questo è un gruppo eccezionale, ho detto ai ragazzi che per valori non sono inferiori a nessuno. Abbiamo disputato una buona partita, dispiace per l’ultimo quarto d’ora del primo tempo che ha portato al pareggio dei nostri avversari. Nella ripresa siamo riusciti spesso a trovare l’uomo libero, siamo stati bravi a portare a casa questa gara. Avevo chiesto personalità nel giocare la palla anche sotto pressione, siamo riusciti in questo intento». Doveroso è un passaggio sui singoli. «Candellone ha offerto una prestazione di grandissima qualità, ha trovato la giusta posizione rivelandosi devastante come Adorante. Anche Leone ha giocato un’ottima partita, anche se reputo questa la vittoria del gioco, del collettivo, compreso chi gioca meno, dello staff e dei più giovani. Un pensiero va anche alla società, i risultati migliorano anche grazie al clima regna nel quotidiano. Lavoriamo con serietà e serenità, ora ci godiamo questa gioia e da domani ci concentreremo già sulla prossima partita. La nostra forza è pensare solo alla famiglia e alla Juve Stabia». Orgoglioso della vittoria è anche Andrea Adorante, autore monumentale di un gol e dell’assist per Candellone. «Sono felice soprattutto per la squadra – evidenzia il bomber gialloblù –, il nostro è un gruppo bellissimo che lavora con passione e determinazione ogni giorno. La prestazione personale è un motivo di orgoglio, so che offrendo buone prestazioni posso trovare la via della rete. Non pensiamo alla classifica, l’importante in questa fase è dare il massimo concentrandoci sulla salvezza. Dispiace non aver potuto vedere i nostri tifosi all’Arechi, è sempre bello averli accanto. So che appena rientreremo ci riserveranno un’accoglienza calorosa, ciò ci rende felice». Ad analizzare il match è anche Marco Ruggero. «Nello spogliatoio avevamo definito questo di dicembre un minitorneo che ci avrebbe potuto dare fiducia – spiega il difensore delle vespe –, vogliamo continuare così per comprendere quali risultati potremo ottenere. Il gruppo è unito, ci alleniamo forte per convincere il mister della bontà dell’organico. Anche oggi abbiamo concesso poco contro un avversario forte, senza il mio mezzo errore probabilmente i granata non avrebbero mai segnato. Abbiamo preparato molto bene questa partita, sapevamo che la Salernitana fosse una grande squadra. Ha saputo metterci in difficoltà, siamo stati bravi a far venir fuori il nostro gioco e a trovare il gol della vittoria». La Juve Stabia, di ritorno da Salerno, è stata accolta al viale Europa da una nutrita rappresentanza di tifosi festanti che, guidati dall’encomiabile Curva Sud, ha intonato cori in un tripudio di fuochi d’artificio, sciarpe e bandiere. Ora è tempo di godersi l’impresa, poi bisognerà proiettarsi verso il tour de force che in sette giorni prevedrà i match con Cesena, Reggiana e Frosinone prima di salutare un anno indimenticabile.
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»
