Si chiude con una vittoria di misura il sesto test precampionato della Juve Stabia, che nel pomeriggio ha superato il Potenza per 1-0 allo stadio Romeo Menti. A decidere l'incontro è stata la rete di Burnete, sufficiente per aggiudicarsi un match dal ritmo controllato e dai contenuti tattici rilevanti.
La gara si è sviluppata prevalentemente a centrocampo, con poche occasioni da rete ma con buone indicazioni dal punto di vista dell’organizzazione di gioco. Nonostante il basso punteggio e l’assenza di particolari emozioni, la prestazione ha soddisfatto lo staff tecnico, che ha potuto valutare l’applicazione degli schemi provati in allenamento.
Nel post partita, queste le parole del tecnico Ignazio Abate:
«Siamo in costruzione. Stanno arrivando tanti ragazzi nuovi e ora è fondamentale trovare un equilibrio di squadra. Oggi mi sono concentrato sulla fase difensiva e i ragazzi l’hanno interpretata bene. Abbiamo concesso due palle gol, una su una prevenzione non fatta, l’altra per una lettura sbagliata in campo aperto. Ma c’è lo spirito giusto.
Dobbiamo migliorare tanto sulle letture: capire quando mordere l’avversario e quando invece ricompattarsi. Servirà crescere nella capacità di riempire l’area e avanzare nei tempi giusti. Sono ragazzi di valore.
Stabile? Oltre agli allenamenti con la squadra, bisogna capire come integrarlo al meglio. Dobbiamo aiutarli a crescere e diventare giocatori importanti per la categoria. È vero che possono esplodere da un momento all'altro, ma serve calma. Il direttore vuole prendere solo ragazzi di qualità. L’aspetto umano è determinante: chi viene qui deve avere rabbia e grande voglia di emergere.
In questo campionato regna l’equilibrio. Dobbiamo aiutarli a crescere anche dal punto di vista fisico. Mancano poche settimane all'inizio del campionato, ma vedo lo spirito giusto: è una squadra che lavora a testa bassa.
Abbiamo tanti giocatori duttili. Leone può giocare principalmente nei due mediani. Cercherò di sfruttarli al meglio in base alla partita. Mi piace costringere gli avversari a venirti a prendere dentro. Spesso adotteremo un centrocampo a tre.
Il lavoro è lungo, ma allo stesso tempo dobbiamo trovare equilibrio anche nei risultati. Vedremo l’evolversi del mercato. I principi di gioco restano: cerchiamo, nei limiti del possibile, di comandare il gioco. Tutto dipenderà anche dall’atteggiamento degli avversari. Sono letture sulle quali lavoriamo fin dall’inizio.
Credo molto nella fase difensiva: la squadra deve essere solida e vogliosa di recuperare la palla il prima possibile. Capiterà di essere chiusi negli ultimi 30 metri: lì dovremo sfruttare ogni occasione. Abbiamo le idee chiare su come intervenire. Siamo fortunati ad avere un grande direttore, che sa benissimo cosa fare. Dobbiamo solo restare tranquilli e vigili. Qualche under arriverà ancora: ci vuole pazienza nell’attendere questi ragazzi e nel far combaciare le caratteristiche.
Credo molto nel gruppo. È un elemento determinante. È cambiato tanto rispetto all’anno scorso. Ci vuole pazienza, ma c’è tanta voglia di misurarsi.
De Pieri? È molto bravo ad accentrarsi col piede invertito. Bisogna farlo crescere e fargli assaggiare la categoria. Sono sicuro che quell’esperienza gli servirà tanto. È un anno importante per lui. Ha qualità e talento.
Il gruppo storico? Ne ho parlato molto col direttore. Sono ragazzi che si percepiscono nel quotidiano, nei ragionamenti. Hanno a cuore le sorti della Juve Stabia. I capitani? Ne ho diversi, ma spero ce ne siano sempre di più. Cresceremo in leadership.
Mosti è un giocatore duttile: può fare anche il mediano all’occorrenza. Dipenderà dalla gara e dal tipo di strategia. Può migliorare tanto negli inserimenti e aggiungere nuove corde al suo arco. È una bella risorsa.»
Decide Burnete nel sesto test precampionato. Il tecnico: «Siamo in costruzione, ma c’è lo spirito giusto. La squadra deve essere solida e vogliosa di recuperare palla»
